PANICUCCI: “IL MAMAMIA NON È E NON SARÁ MAI IL FRAU MARLENE”

mamam2VIAREGGIO.  Christian Panicucci, per anni amministratore unico del Mamamia – noto locale torrelaghese che in quest’ultimo anno ha visto un tramonto all’orizzonte rispetto alla sua  attività, a causa dei sigilli, ritiro delle licenze e degli ultimi avvenimenti sulla Marina di Torre del Lago – ci tiene a precisarlo con forza e decisione: “Il Mamamia non è e non sarà mai il Frau Marlene”.

“Ho notato come nelle ultime settimane si è parlato della nuova gestione del Frau Marlene e del Mamamia come se fossero l’uno il naturale proseguimento dell’altro, ma NON è COSI e ci tengo a precisarlo soprattutto perchè per anni ho lavorato all’interno del Mamamia aiutandolo a crescere come comunità e come realtà e a far sì che fosse quello che è stato fino agli anni passati e aborro l’idea che si possa solo minimamente pensare o affiancare un pensiero del genere.

Il Frau è pura e semplice concorrenza alla mia attività, non è un connubio, non è un figliastro, non è e non sarà niente nè per me nè per la comunità Lgbt che da anni frequenta la Marina di Torre del Lago e in particolar modo il Mamamia, che ama il suo schema di libertà, di rispetto del prossimo e il fatto di proporsi come modello positivo di stile di vita gay.

Forse il mio attuale ancora socio Alessio De Giorgi, con cui in questi anni e in questi ultimi mesi ho dibattuto per molte vicende aziendali, arrivando spesso a scontri per vie legali, cerca di far passare questo parallelismo fra i due locali non tenendo di conto che è socio con me al 50% di quell’azienda chiamata Mamamia e di cui mi sento padre a tutti gli effetti perchè mi sento il reale autore e costruttore a livello fisico di questa realtà, di cui mi sono portato il piacevole peso sulle spalle.
Questo parallelismo non esiste e non esisterà mai, non permetterò a nessuno di giocare o di trarre profitto dal Mamamia per i suoi scopi commerciali.

Uno staff artistico non è l’identità di un locale, tantè che chi lavorerà al Frau non lavorerà al Mamamia, ma l’identità è creata dai clienti, da chi ci ha lavorato sudando ogni estate, che negli anni hanno fatto sì che il Mamamia a livello internazionale raggiungesse il ruolo e l’importanza che oggi ha. Non basta una parrucca celestina per ricreare una realtà che al momento è in STAND BY, non basta una parrucca celestina per ricreare quell’ambiente armonico, gioviale, di amicizia, affetto e comunità che per anni è stato il Mamamia.

Ci tengo a precisare per l’ennesima volta e a evitare che in qualsiasi forma, su testate giornalistiche, o promozionali venga mai e ripeto mai affiancato quel marchio di cui mi sono fatto carico, quella realtà che ho costruito con tanta fatica e ardore che si chiama MAMAMIA, perchè è una forma di bestemmia e offesa nei miei confronti e nei confronti della comunità che ha fatto pulsare per anni il cuore della Marina di Torre del Lago Lgbt e del consorzio Friendly Versilia.
Sono già in corso una sequela di denunce e diffide che renderanno l’estate movimentata per tutti”.

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