“Gravi carenze al nuovo distaccamento dei vigili del fuoco”

PIETRASANTA. L’organizzazione sindacale Conapo, nel sottolineare “il positivo riscontro avuto dall’apertura nel marzo scorso del nuovo distaccamento dei vigili del fuoco di Pietrasanta, a lungo rinviata a causa di infiniti contrattempi burocratici”, intende evidenziare “gravi carenze logistico-funzionali, tutt’ora presenti, all’interno della sede in oggetto dopo quasi otto mesi di operatività”.

“Purtroppo, se da un lato l’amministrazione ha giustamente ritenuto di dotare un pubblico edificio di impianti a produzione di energia termica ed elettrica, tramite il ricorso a sistemi di impianto alimentati da fonti rinnovabili, atti al sostentamento dell’immobile stesso, in ottemperanza al Decreto Rinnovabili Attivazione direttiva CE/28/CE, dall’altro i suddetti sistemi al momento non risultano attivati”, prosegue la nota del Conapo.

“Di fatto i pannelli fotovoltaici, atti alla generazione di energia elettrica, pur essendo in funzione, non assolvono ai loro compiti in quanto non collegati alla rete del gestore; stessa cosa, seppure con diverse modalità, accade per la parte atta alla produzione di acqua calda sanitaria, la quale risulta inattiva e mai messa in condizione di assolvere all’ obiettivo dell’intervento stesso, cioè integrare i consumi ordinari con quelli generati da fonti rinnovabili. Le suddette inspiegabili inadempienze, hanno creato un mancato risparmio per la comunità, a fronte di una potenziale produzione della sola sola energia elettrica nel periodo di apertura del Distaccamento, di almeno 1.500 euro, ricadendo prevalentemente nel periodo di massima esposizione solare. Se ciò non bastasse ad ingenerare nel sindacato uno sdegnato risentimento per tale inspiegabile atteggiamento di colpevole inadempienza, dimostrato dall’amministrazione nelle sue varie articolazioni per quanto di competenza, si aggiungono ulteriori disfunzioni.

foto Marco Pomella
foto Marco Pomella

“Parliamo della mai avvenuta attivazione del gruppo elettrogeno per futili problematiche burocratiche in merito ad eventuali interventi meccanici in garanzia, del non funzionamento del distributore di carburante (l’impianto è nuovo), della scarsa funzionalità del sistema di diffusione sonora, la cui comprensibilità risulta fondamentale per il personale, in quanto preannuncia l’ attivazione di ogni intervento (in un luogo sensibile quale l’autorimessa addirittura risulta del tutto inesistente) e del mancato cablaggio della rete telematica.

“Per chiudere in bellezza c’è anche la non funzionalità della vasca per l’approvigionamento idrico per i mezzi: di fatto ci si appoggia agli idranti siti nella adiacente zona industriale. È come aprire un ristorante senza la cucina.

“In merito a quanto sopra esposto sarebbe opportuno che chi è di competenza intervenisse fattivamente, sanando in tempi ristretti queste inspiegabili e gravi carenze soprattutto se ricondotte in un ottica di risparmio e funzionalità di una pubblica amministrazione, in funzione di un immobile nuovo costato alla collettività diversi milioni di euro”.

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