Microfoni nascosti per superare l’esame di guida

Prendere la patente senza studiare, ingegnandosi per sfruttare la tecnologia agli esami. Il fenomeno è noto agli investigatori della Polizia Stradale della Toscana che, recentemente, hanno colto sul fatto 3 persone, tra Massa Carrara e Arezzo. I poliziotti hanno scoperto che sotto i loro vestiti erano nascosti telefoni cellulari, per ricevere dall’esterno dell’aula le risposte ai quiz.

Ci hanno provato anche a Lucca, la scorsa settimana, un indiano e un italiano. Lo straniero è entrato nei locali della Motorizzazione Civile con un paio di occhiali da vista, nonostante ci vedesse bene. Ma le stanghette erano troppo spesse. L’indiano ha sgranato gli occhi appena si è accorto che nell’aula vi erano, tra i banchi, i poliziotti della Stradale, che non hanno faticato a scoprire il trucco. Nelle stanghette vi era un microauricolare, vietato agli esami di guida.

Anche l’italiano ha cercato di fare il furbo. La patente gli era stata già ritirata a causa della sua maldestra condotta di guida. I poliziotti sapevano tutto di lui, lo hanno tenuto d’occhio, tant’è che dai suoi calzini è spuntato un microfono collegato a un cellulare.

I due sono stati denunciati per truffa. La Polstrada, nel congedarli, ha fatto loro presente che lo studio del codice della strada serve a evitare inutili pericoli alla circolazione. Proprio per prevenire incidenti, sono stati effettuati controlli sulle strade limitrofe a Lucca, che hanno consentito il ritiro della patente a quattro persone. Tre avevano bevuto troppo, mentre uno aveva la patente falsa.

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