SCATTA L’ALLARME: “MIO FIGLIO È DISPERSO IN MARE”. MA LUI ERA SOLO IN VACANZA IN CORSICA

EX ANTINCENDIO 21 06 12 29 VIAREGGIO. Erano circa le 22 di ieri sera quando da Milano un padre spaventato chiamava la sala operativa della Guardia Costiera di Viareggio. “Mio figlio di 11 anni è da una settimana in barca con amici, doveva rientrare oggi ma sono tre giorni che non lo sento”.

A queste parole gli uomini del Comandante Pasquale Vitiello sono subito passati in situazione di allerta. I telefoni cominciavano a squillare, per ricostruire l’intera vicenda, e per avere conferme del racconto del terrorizzato padre. Dapprima si ricostruiva la rotta ed i porti toccati dall’unità, ma tutto si fermava al pomeriggio del 5 luglio, data dell’ultimo contatto. Il genitore, infatti, raccontava di aver sentito il figlio pochi secondi e quest’ultimo che gli aveva detto di essere in Corsica senza specificare in quale porto.

Le ricerche iniziavano in tutto l’Alto Tirreno e Genova radio e Livorno radio martellavano l’etere chiamando la barca senza, purtroppo, ottenere alcuna risposta. Questa mattina poi la preoccupazione saliva ancora di più e genitori e parenti degli occupanti della barca, in tutto sei persone, due adulti e quattro ragazzi, chiamavano continuamente in Capitaneria di Porto per avere notizie. Dopo aver fatto anche una verifica alle ultime celle telefoniche che avevano “agganciato” i cellulari muti delle persone a bordo, la bella notizie.

Le autorità marittime francesi contattavano la Guardia Costiera italiana: “Abbiamo la barca, è nel porto di Saint Florent in Corsica”.

Dopo pochi minuti lo skipper dell’unità, un milanese di 48 anni spesso a Viareggio perché qui tiene la barca, contattava i familiari dicendo che stavano tutti bene e che non si erano fatti più sentire per problemi di carica ai telefonini. Comunicazione che veniva immediatamente verificata anche dagli uomini in divisa bianca di Viareggio.

Tutto è bene quel che finisce bene ma, ancora una volta, si ricorda di comunicare a casa, quando si va per mare, le tappe del viaggio e data ed orario di previsto rientro, mantenendo sempre a mente il numero blu 1530 per segnalare, come nel caso di oggi, ogni emergenza in mare.

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