“Caro Del Dotto, l’etica nella politca la porto io”

<<Trasparanza amministrativa e moralità della politica? Caro Alessandro, finchè rimani in un partito sono solo buoni propositi>>. Con queste parole il candidato sindaco a Camaiore 306374 2247424499387 1061412139 32125244 2016446193 ndi “Costruiamo insieme il futuro”, Francesco Ceragioli, scrive una lunga lettera al suo “concorrente” per la poltrona da sindaco del centrosinistra, Alessandro Del Dotto.
<<Mi fa piacere – scrive – che un giovane candidato sindaco si appresti a seguire in un certo senso le mie orme. Da quando ho iniziato questa mia avventura politica la prima cosa che ho fatto è stata quella di far sottoscrivere ai candidati della mia lista un decalogo che in primo luogo rispecchia i principi fondamentali che hanno sempre caratterizzato la mia vita>>. E anche Del Dotto ha annunciato di voler far firmare un codice etico ai suoi sostenitori. <<Credo che sia importante quello che vuoi far sottoscrivere – aggiunge Ceragioli – ma io sono molto più avanti di te perché tutto quello che hai scritto non penso che riuscirai a farlo in una coalizione dove ci sono otto liste e dove esistono cambiali politiche che dovrai pagare. Hai la memoria corta: ti accorgi che quello che hai rimproverato al candidato del centrodestra, in passato è stato pane quotidiano del tuo partito e di quelli che ora ti sostengono?>>.
Per questo Ceragioli si presenterà senza partiti al seguito. <<Ho provato a fare politica all’interno di partiti – scrive – ma non sono riuscito a far passare quello stile di politica morale, trasparente, onesta e di serviziom che adesso in prima persona sto portando avanti. Nei partitila fame di potere è di gran lunga superiore alla qualità del servizio che deve assumere un politico amministrativo>>.
Nella sue lettera Ceragioli non risparmia certo il candidato del centrodestra Alberto Matteucci. <<Sono stato il primo a denunciare i tanti incarichi legittimi del Matteucci, sono stato il primo a denunciare l’occupazione totalitaria degli spazi sugli stalli comunali. Mi fa pensare quando chiedi a me – dice, diretto di nuovo a Del Dotto – di contenere le spese elettorali, quando io ho speso dei soldi sacrificati alla mia famiglia per investirli a beneficio dei cittadini. Io non avrò partiti o poteri forti a rinfacciarmi di aver pagato la mia campagna elettorale>>.

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