“Perché avrei dovuto approvare una spesa di 180 mila euro presentata per fare una cosa che già esiste e che, quindi, non ha bisogno di essere fatta?”. Alessandro Santini, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Viareggio, risponde alle accuse mosse dal sindaco Giorgio Del Ghingaro alle opposizioni, che non hanno votato favorevolmente la variazione di bilancio prevista per finanziare le spese legali relative alla costituzione in giudizio del Comune nel processo di appello per la strage ferroviaria. “Facciamo una cosa irrituale – prosegue Santini, rivolgendosi a Del Ghingaro – perché ormai si è votato. E lasciamo anche perdere, per un attimo, che l’atto a cui sarebbero destinati i 180 mila euro non è processualmente necessario. Possiamo spiegare alla città come si è arrivati a definire una cifra così generosa? Cosa hanno concordato, esattamente, il segretario generale e l’avvocatura comunale? Diversi avvocati penalisti che ho consultato, per informarmi, mi hanno confermato che la somma è molto, molto più alta rispetto ai parametri forensi stabiliti per un procedimento di appello”. Santini non mette in dubbio le capacità del professionista individuato dal Comune né, tanto meno, la necessità che l’ente municipale stia accanto ai familiari delle vittime del 29 giugno 2009 “ma ho il dovere di porre domande e il diritto di dissentire – sottolinea il capogruppo forzista – davanti a situazioni che non mi convincono”.  “Se il Comune voleva dare un contributo concreto alla battaglia dei familiari – conclude Santini – perché non ha presentato una delibera per impiegare quei soldi a sostegno delle spese che loro, sì, dovranno per forza sobbarcarsi, fra avvocati e consulenti tecnici, per partecipare al processo di appello?”.

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ultimo aggiornamento: 21-11-2018


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