A Viareggio incontri pubblici sull’adolescenza

L’adolescenza al centro di tre incontri pubblici illustrati questa mattina nel corso di una conferenza stampa nel palazzo Comunale. Presenti l’assessore alla Cultura Sandra Mei, Emanuele Palagi, psicologo e psicoterapeuta, Paco Cacciatori, presidente del Lions Club Viareggio Versilia Host, e il direttore Ausl di Zona Versilia Alessandro Campani.

Un ciclo di conferenze organizzate dal Lions Club Viareggio Versilia Host, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Viareggio e il contributo del Servizio Dipendenze dall’azienda Asl Toscana nord ovest, area Versilia. Relatore il dottor Emanuele Palagi, psicologo e psicoterapeuta.

Gli incontri, a ingresso libero, si terranno sempre alle 18, alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Viani, al secondo piano del Palazzo delle Muse.

Primo appuntamento il 23 novembre, dal titolo «L’adolescenza di mio figlio: cosa succede fra i 12 e i 25 anni». Secondo appuntamento il 30 novembre «Curiosi e a rischio: le sostanze e l’azzardo». Terzo e ultimo, il 7 dicembre «Smartphone, videogiochi e app: i rischi, i limiti e i vantaggi di una rivoluzione».

L’ingresso è libero.

«L’iniziativa ha l’obiettivo di offrire ai genitori qualche strumento in più per comprendere un’età così complessa come quella dell’adolescenza – dichiara Paco Cacciatori, presidente del Lions Club Viareggio Versilia Host -: il Lions club International, l’associazione di servizio più numerosa al mondo, opera dal 1917 con l’obiettivo di fare tutto ciò che è necessario per aiutare le proprie comunità locali. Questo ciclo di conferenze si inserisce nel contesto più ampio dei molti service che il nostro club dedica a Viareggio ed alla Versilia, Quest’anno con un occhio particolarmente attento a bambini e ragazzi».

«L’obiettivo è quello di accompagnare i genitori alla scoperta di questa età – commenta Emanuele Palagi -. Molto spesso l’immagine che si ha dei giovani è quello di una generazione in difficoltà. E’ davvero così? Partiremo dal comprendere meglio come funziona il cervello di un adolescente per poi parlare di alcuni comportamenti a rischio: l’utilizzo di sostanze, l’azzardo o le nuove sfide delle tecnologie, dai videogiochi allo smartphone. Sarà l’occasione per scoprire qualcosa di più del mondo dei nostri figli e cambiare la nostra visione di questa età.  Spero ci siano stimoli per aiutare i genitori e gli insegnanti a migliori la relazione con questa fase così delicata della vita dei ragazzi».

«Quello delle dipendenze dalle nuove tecnologie è un bisogno emergente che fino a 10 anni fa non fronteggiavamo – aggiunge Alessandro Campani -: questo ciclo di conferenza è un bel progetto che si colloca in un settore che ha necessità di essere presidiato. Serve formazione prima di tutto per gli operatori, ma anche ai genitori e ai ragazzi stessi: per migliorare le opportunità di utilizzo delle tecnologie, perché imparino a riconoscere l’emergere di un problema e, in caso di bisogno per conoscere i servizi offerti. Credo ci sia bisogno di attivare le risorse di comunità: quella rete di conoscenze e di patrimonio culturale costituita dalle organizzazioni che, insieme, possono aiutare il servizio sanitario a la problematica e dare una risposta tempestiva e soprattutto, appropriata».

«Il nostro museo si apre ancora una volta alla città – conclude l’assessore Sandra Mei – per un progetto rivolto soprattutto ai più giovani. Ben vengano occasioni come questa: importanti e partecipate. Il problema legato all’abuso delle nuove tecnologie esiste, e sarà affrontato con professionalità e autorevolezza. Un’opportunità per i ragazzi e per i genitori per conoscere meglio i risvolti di un problema tutto sommato recente, ma anche l’occasione per godere della bellezza dei nostri luoghi di cultura».

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