Oltre ai proclami, però, ci sono sfaccettature che ci preoccupano e,  vista anche la recente storia amministrativa del nostro Comune,  preferiamo essere prudenti e lasciare alla maggioranza la totale responsabilità del suo bilancio.

Il nostro timore è che ci si faccia belli con un risultato economico le cui basi non siano poi così solide, al di là di ogni valutazione di tipo giuridico-formale, come si vorrebbe far sembrare».

«Nel bilancio si parla infatti di un avanzo di amministrazione di ben 35 milioni di euro, che diventano 14 al netto dei vincoli, ma è la questione dei residui (che contribuiscono all’avanzo) a lasciarci veramente perplessi: quadruplicati i debiti, con oltre 20 milioni di residui passivi complessivi, ovvero soldi che il Comune deve pagare, ma soprattutto residui attivi che nel 2020 sono cresciuti di ben 34 milioni per un totale complessivo che ha raggiunto i 77 milioni, ovvero crediti che il Comune, sulla carta, vanta, ma di cui non si sa quanti ne verranno realmente incassati.

Per fare un esempio lo scorso anno a fronte di 32 milioni a bilancio ne sono stati recuperati appena 1,2»
«Peraltro, va ricordato che la mission primaria di un Ente pubblico non è tanto quella di arrivare ad un avanzo, bensì usare le risorse per migliorare – o ripristinare – servizi nel rispetto degli equilibri finanziari e, allora, dopo un anno come quello appena trascorso trovarsi di fronte ad un conto economico che racconterebbe un utile da oltre 30 milioni di euro di  fronte a negozi che chiudono, servizi che mancano e una pressione fiscale che morde sempre più,  non appare comunque accettabile.

Come gruppo consiliare della Lega, insieme ai consiglieri Paci, Nicoletti e Troiso, abbiamo infatti presentato un atto contenente una serie di misure organiche di sostegno alle imprese che l’Amministrazione comunale ha accolto solo in parte quando invece, alla luce dei numeri annunciati, si poteva e si doveva fare di più per sostenere il comparto economico cittadino e coloro che ne fanno parte. Secondo noi si è persa un’occasione purtroppo».

«Relativamente al Piano triennale dei lavori pubblici poi, non siamo contrari agli interventi che possono portare beneficio alla città, certo si può disquisire sui singoli interventi, ma non sul principio – conclude la nota del gruppo consiliare della Lega – che un Piano basato su un bilancio che presenta più di un dubbio non può essere votato favorevolmente». Santini, Pardini, Pacchini, Ferrari

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