Gestione della costa e sicurezza della navigazione. Il professor Mauro Rosi annuncia dalla Biennale del Mare Blu di Livorno: “In corso sviluppi rilevanti nell’ambito della normativa di settore.”

Le novità arrivano dalla Biennale del Mare Blu di Livorno, dove giovedì 15 maggio si è svolto il convegno “La gestione della fascia costiera: criticità, strategie e soluzioni operative”, nell’ambito della prima edizione della rassegna.

In questa cornice, il professor Mauro Rosi, vulcanologo, coordinatore della rete ROMCAV (Rete Operativa per la Manutenzione della Costa Apuo Versiliese) e membro dello staff del sindaco di Forte dei Marmi Bruno Murzi, ha annunciato che sono in corso sviluppi rilevanti nell’ambito della normativa di settore, con potenziali ricadute significative sulla gestione della fascia costiera e sulla sicurezza della navigazione.

Nel suo intervento, dal titolo “ROMCAV: un modello integrato per contrastare l’erosione costiera – Strategie di rete per risultati concreti”, Rosi ha illustrato l’esperienza della rete promossa nel 2023 dal Comune di Forte dei Marmi, con l’obiettivo di avviare un’azione intercomunale strutturata per la tutela del litorale.

Il professore ha spiegato che sono attualmente in fase di revisione due percorsi normativi – uno a livello regionale e uno nazionale – che potrebbero finalmente rendere possibile il riutilizzo dei sedimenti dragati dalle aree marine esterne alle strutture portuali, nella loro configurazione attuale, anche per finalità di ripascimento e difesa ambientale.

“La Regione Toscana – ha dichiarato – ha avviato l’aggiornamento delle soglie di riferimento per sostanze come nichel e cromo, naturalmente presenti nei sedimenti del fiume Magra e del fiume Cecina, e che finora hanno rappresentato, specialmente per il nostro ambito, un forte impedimento all’utilizzo dei sedimenti dragati a favore della costa.”

prof Mauro Rosi
Gestione della costa e sicurezza della navigazione. Il professor Mauro Rosi annuncia dalla Biennale del Mare Blu di Livorno: “In corso sviluppi rilevanti nell’ambito della normativa di settore.” 2

“Parallelamente – ha aggiunto – è in corso un lavoro tecnico a livello ministeriale per la revisione dell’allegato normativo alla legge ambientale, oggi caratterizzato da vincoli eccessivamente rigidi che ostacolano la possibilità di intervento.”

A fronte anche dell’episodio del recente incagliamento della nave a Marina di Massa, Rosi ha ribadito l’urgenza di garantire condizioni di sicurezza per la navigazione, oggi compromesse dall’innalzamento progressivo dei fondali in prossimità delle imboccature portuali di Viareggio e di Marina di Carrara.

“Intervenire con rapidità – ha sottolineato – è fondamentale non solo per l’operatività delle infrastrutture, ma anche per prevenire possibili criticità ambientali.”

Il modello di intervento ROMCAV dimostra come sia possibile, attraverso una sinergia tra enti e soggetti portuali, intervenire in modo coordinato e senza oneri per il territorio, a condizione che il quadro normativo venga reso finalmente funzionale all’ottenimento tale obiettivo.

“È bene precisare – evidenzia il professor Rosi – che l’obiettivo non è trasportare sulla costa sabbie dragate dall’interno dei porti – che potrebbero presentare criticità ambientali – bensì intervenire preventivamente in mare, nelle aree esterne all’imboccatura del porto di Marina di Carrara, per intercettare i sedimenti prima che si accumulino nei canali di accesso. Il modello ROMCAV opera esclusivamente in questo contesto e naturalmente, saranno sempre effettuate tutte le analisi previste dalla normativa a tutela della salute pubblica e dell’equilibrio dell’ecosistema marino”.

“Abbiamo strumenti e risorse già disponibili – ha concluso Rosi –. Ma senza un adeguamento delle regole, ogni possibilità di intervento resta congelata.”

L’occasione del convegno è stata colta dallo stesso Rosi per rivolgere a tutti i soggetti coinvolti nella revisione delle norme, l’auspicio che i percorsi avviati giungano a completamento nel più breve tempo possibile affinché la “nostra risorsa sabbia”, abbondantemente presente, possa finalmente essere gestita per assicurare i migliori benefici per il territorio.

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