Sono sei, e nessuna toscana, le città che finora, oltre a Pietrasanta, hanno dichiarato di voler partecipare al bando istituito dal Ministero della Cultura per eleggere la Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027. A pochissimi giorni dalla scadenza (lunedì 26 maggio) della manifestazione d’interesse con la quale il Comune sta raccogliendo contributi per arricchire il dossier della propria candidatura, il sindaco Alberto Stefano Giovannetti, la dirigente Monica Torti e i referenti di PromoPA hanno “convocato” i rappresentanti delle tre principali fondazioni cittadine (Museo Igor Mitoraj, La Versiliana e Centro Arti Visive) per iniziare a passare in rassegna i materiali ricevuti finora e fissare, in un’ottica di integrazione e funzionalità reciproca, le linee progettuali che i tre organi dovranno seguire.

Il dossier dovrà essere pronto entro il 15 giugno, per formalizzare il proprio “assalto” al titolo che, per il 2026, è stato assegnato al Comune siciliano di Gibellina: “Siamo riusciti ad aprire nuove frontiere di dialogo con enti di tutta la Versilia, prestigiose realtà accademiche toscane e grandi imprese che operano nel campo della lavorazione del marmo e nel settore artistico in generale – ha sottolineato Giovannetti – Pietrasanta ha una concentrazione di imprese culturali superiore alla media nazionale e mettere tutto questo a sistema è una sfida che possiamo vincere puntando su condivisione, partecipazione e una minuziosa ricerca della qualità. Non solo per portare in Toscana il titolo di Capitale dell’arte contemporanea ma per il futuro stesso di questa terra”.
I progetti che comporranno il dossier potranno essere avviati anche prima del 2027 ma è in quell’anno che dovranno generare un impatto visibile; l’inserimento delle proposte avverrà a insindacabile giudizio dell’amministrazione, in base alla coerenza con gli obiettivi indicati, all’originalità progettuale e alla fattibilità tecnica, logistica ed economica.