Silvia Bertolucci abbandona il gruppo consiliare Lista Civica Del Ghingaro per entrare nel Gruppo Misto in rappresentanza del Partito Liberaldemocratico.
L’annuncio è arrivato oggi, 19 ottobre, con un comunicato nel quale la consigliera spiega le motivazioni di una scelta che ridisegna gli equilibri all’interno del Consiglio Comunale di Viareggio.
«Come noto sono iscritta al Partito Liberaldemocratico e mi impegno attivamente per rafforzare quella tradizione politica liberale e democratica che si fonda sui valori della libertà, della solidarietà e del rispetto delle istituzioni», ha dichiarato Bertolucci, che ha poi aggiunto: «Avverto, pertanto, la necessità di procedere anche in Consiglio Comunale nel nuovo percorso politico intrapreso, che intendo vivere con piena dedizione e libertà».
La decisione arriva dopo quello che la stessa consigliera definisce come “gli ultimi eventi e le recenti scelte poste in essere dal Sindaco Giorgio Del Ghingaro”.
Bertolucci ha voluto inoltre sottolineare la propria visione politica che spiegano in parte la sua decisione: «Ritengo fondamentale il dialogo tra istituzioni locali, regionali e nazionali per il benessere della nostra città. Credo nelle istituzioni democratiche, nella loro capacità di rappresentare e tutelare i cittadini, con i quali bisogna dialogare per primi».
Nel suo comunicato, la consigliera ha tracciato le linee guida del suo futuro impegno politico: «La politica deve essere una forza capace di offrire soluzioni e prospettive, non divisioni. Credo in una politica che costruisca ponti anziché muri e che sappia indicare con chiarezza quale società voler realizzare».
Da oggi Bertolucci farà parte del Gruppo Misto all’interno del Consiglio Comunale, votando «secondo coscienza i provvedimenti che questa “nuova” amministrazione vorrà proporre in consiglio».
«Il mio impegno sarà rivolto a rappresentare questi valori, volendo fare di Viareggio un esempio di buona amministrazione, dialogo e partecipazione», ha concluso la consigliera, ribadendo la propria convinzione che «il confronto sia il pilastro su cui costruire una politica giusta ed inclusiva».
