L’ex consigliere regionale della Lega: “Meglio il commissariamento che un’alleanza tra rifondazione, FdI e Vannacciani”
La situazione del Comune di Viareggio è ormai insostenibile secondo Massimiliano Baldini, ex consigliere regionale della Lega. Dopo il passaggio al Gruppo Misto di Zappelli, Bertolucci e Ricci, la maggioranza del sindaco Giorgio Del Ghingaro non può più contare sui numeri necessari per governare.
«Il Sindaco non può più contare sui numeri della sua maggioranza, che è ben lontana dal numero di 13 Consiglieri» afferma Baldini, ricordando come lo stesso Del Ghingaro avesse dichiarato pubblicamente, solo poche settimane fa, che senza i suoi sarebbe andato a casa.
«Se non vuol perdere la faccia, deve dimettersi» incalza l’esponente del Carroccio, «a meno che non si cosparga il capo di cenere accettando di chiedere scusa a Zappelli, Pierucci e Granaiola».
Baldini respinge con decisione l’ipotesi di ricorsi a “responsabili” per salvare la maggioranza, definendoli “novelli Scilipoti” e prospettando uno scenario paradossale: «Un’alleanza tra Rifondazione Comunista, Vannacciani, FdI e Del Ghingaro sarebbe il pezzo forte della canzonetta a Carnevale».
Secondo l’ex consigliere regionale, la soluzione migliore sarebbe il commissariamento del Comune per 4-5 mesi, seguito da nuove elezioni. A sostegno della sua tesi, Baldini cita l’esperienza positiva del commissario Valerio Massimo Romeo, che tra l’ottobre 2014 e il maggio 2015 amministrò la città «talmente bene che tantissimi erano i Viareggini ed i Torrelaghesi che chiedevano di trattenerlo a forza e di non tornare ad elezioni».
L’ipotesi che Del Ghingaro possa cercare sostegno tra i consiglieri di FdI e del gruppo di Vannacci – dove Ferrari, Canova e Tofanelli parrebbero disponibili – viene bollata come «una giravolta vergognosa». Baldini sottolinea il paradosso di un sindaco «ostinatamente civico e dichiaratamente di sinistra» costretto ad abbracciare «i partiti e per giunta pure il mantra della XMas del Generale», mentre dall’altra parte consiglieri di destra che dopo cinque anni di opposizione sposerebbero questo sindaco «proprio nel momento in cui Rifondazione Comunista plaude alla nomina del nuovo Vice Tomei».
«Meglio un Commissario Prefettizio che spenga le polemiche ed i veleni, gestisca tecnicamente la città e ci porti a votare subito fra 4-5 mesi piuttosto che le faide e le lotte politiche continue» conclude Baldini, denunciando una crisi istituzionale e politica che ha isolato la città, «ormai priva di una guida amministrativa in grado di occuparsi degli interessi di Viareggio e Torre del Lago Puccini».