“Resterà solo sabbia”
“Si sappia che nelle nostre concessioni sta scritto che i beni insistenti sul Demanio della Versilia sono di facile rimozione e che li concessionario, alla cessazione della concessione, è tenuto a rimuoverli ed a restituire l’area nel pristino stato”.
In altre parole: demolizione di tutte le strutture costruite sulla sabbia alla scadenza delle concessioni. E’ quello che minacciano i balneari della Versilia, come è scritto in un documento presentato oggi a Forte dei Marmi (Lucca) e firmato da tutti i presidenti delle varie realtà della costa (Marco Daddio per Lido di Camaiore, Tommaso Magnani per Viareggio, Massimo Francesconi per Marina di Pietrasanta e Stefano Giannotti per Forte dei Marmi).
“Pertanto, in mancanza delle modifiche normative annunciate, questo è quello che faremo. A brevissimo – scrivono – ci attiveremo per adempiere quanto prescritto nel contratto che ci lega con lo Stato e che noi, a differenza dello Stato, vogliamo onorare fino in fondo. Sabbia ci è stata data, sabbia restituiremo”. Nel documento i balneari ricordano le promesse disattese. “Ci rispiano ancora alle orecchie le parole pronunciate dal ministro Salvini alla Fiera di Rimini, sulla necessità di riconoscere un giusto indennizzo ai concessionari uscenti, per non vederli defraudati del frutto del lavoro di generazioni di imprenditori balneari”. Nel contempo è di qualche giorno fa la “richiesta provenienti dai comuni costieri, su insana del ministero delle Istrastrutture e Agenzia del Demanio, della documentazione propedeutica all’attività di incameranto non amovibili realizzati sul demanio”. Richiesta che arriva da “quello stesso stato che ci ha autorizzato a costruire”.
