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VIAREGGIO. Lavoro e verità: su questi due cardini si fonda la strategia di rilancio dell’economia cittadina sulla quale ha posto più volte l’accento Massimo Lucchesi, 49 anni, viareggino, che stamani nel corso di una conferenza stampa al bar Galliano in Passeggiata ha ufficializzato la propria candidatura alle primarie di coalizione del centrosinistra sotto lo slogan “Costruiamo insieme il futuro”. Presenti numerosi cittadini, esponenti politici ma anche rappresentanti delle diverse categorie economiche con le quali Lucchesi ha già instaurato da tempo un dialogo, dato che dal 1997 al 2002 è stato presidente dell’Apt Versilia e poi direttore dal 2009 al 2011.

Massimo Lucchesi “è l’uomo nuovo della politica – si legge in una nota del comitato a suo sostegno – che ha dimostrato di essere il collante per superare i vecchi schemi di partito nell’ottica di un’ideale unità d’intenti: ad appoggiarlo infatti ci sono i bersaniani storici, una parte di area democratica oltre a una porzione di renziani. A firmare per la sua discesa in campo sono stati ben sei consiglieri comunali uscenti su un totale di nove – nello specifico: Giorgio Fruzza, Andrea Palestini, Lorenzo Bertoli, Franco Paterni, Giulio Barsacchi e Antonio Nicoletti.”

“È motivo di soddisfazione per me avere un riconoscimento da persone che hanno esperienza consolidata e che hanno mantenuto un contatto continuo con la città”, ha detto Lucchesi. “Questo mi permette di trarre spunti di analisi e proposte da inserire nel mio programma di mandato che sarà frutto di una serie di incontri che intendo promuovere con categorie e cittadini perché con loro e per loro intendo condividere ogni scelta.

“In questi ultimi quattro anni di amministrazione di centrodestra è mancato proprio il dialogo e le istanze dei cittadini sono rimaste inascoltate o sorvolate da false assicurazioni. Io ho intenzione di stringere un patto sincero con la gente”.

Lucchesi è poi entrato nel dettaglio dei propri progetti. “È chiaro che al momento non abbiamo ancora cifre dettagliate del bilancio comunale al quale sta mettendo mano il commissario prefettizio”, ha commentato l’ex direttore di Apt Versilia, invitando al realismo. “Sicuramente emerge una situazione che delicata dal punto di vista economico che condizionerà le strategie future. Di questo va preso atto per evitare di fare promesse che non hanno gambe dal punto di vista finanziario.

“Bisogna però anche vedere una speranza nel futuro cittadino e questa è rappresentata dal lavoro. Attualmente il Comune sostiene altissimi costi per il sociale finendo nel vortice dell’assistenza; è urgente rimettere in moto i meccanismi dell’occupazione e un’amministrazione può dare il proprio contributo con politiche che possano agevolare chi investe visto che anche in tante imprese turistiche, che erano l’ossigeno di Viareggio, adesso è scattata la cassa integrazione.

“Il Piano Regolatore, il Piano del Porto ma anche meccanismi di aiuto fiscale possono essere di slancio per le imprese, rimettendo così in atto un ciclo virtuoso che potrà permettere di restituire ottimismo alla città.”

Massimo Lucchesi, ingegnere, è nato nel 1963, è sposato e ha tre figli. Si è diplomato all’istituto nautico Artiglio di Viareggio e si è poi laureato in ingegneria all’Università di Pisa nel 1992. Dal 1993 a 1995 ha esercitato la libera professione, è stato poi dipendente negli uffici tecnici della Comunità Montana Alta Versilia e successivamente al Comune di Capannori e di Viareggio. Già presidente dell’Apt Versilia dal 1997 al 2002 e poi direttore dal 2009 al 2011, attualmente è dirigente al Consorzio di Bonifica di Capannori.

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