VIAREGGIO. Delusione cocente a Luanda per la nazionale italiana di hockey su pista. Gli azzurri falliscono l’approdo alle semifinali perdendo ai quarti contro il sempre più sorprendente Cile che vince grazie al golden gol su rigore di Nico Fernandez (che gioca in Italia nel Giovinazzo) al 2′ del secondo tempo supplementare.

È una sconfitta amara perché arrivata al termine di una partita in cui il Cile non ha combinato praticamente nulla, salvo trasformare due rigori: il primo con Carmona al 7′ della ripresa per il gol del vantaggio, poi quello della vittoria di Fernandez. Lo stesso non si può dire dell’Italia che ha fallito tre punizioni di prima su tre e una quantità impressionante di occasioni da rete, frutto di una partita dominata in lungo in largo. E questo nonostante un arbitraggio del tutto inadeguato per una gara mondiale, anche se i due a rbitri, il portoghese Peixoto e lo spagnolo Navarro, sono tra i migliori presenti a Luanda: 6 espulsioni temporanee (4 contro gli azzurri, 2 contro il Cile, con l’Italia costretta a giocare anche in 5 contro 3) e 22 falli di squadra fischiati in una partita priva di animosità o scorrettezze sono il segno di un protagonismo inopportuno.

Il CT azzurro Massimo Mariotti ha iniziato il match con Barozzi tra i pali, Motaran e Nicoletti in difesa, Nicolas e Ambrosio in attacco. Tre minuti e arriva il primo cartellino blu per un fallo su Barozzi. Il portiere azzurro esce sostituito da Gnata che para la punizione di Fernandez. Una manciata di secondi e l’Italia resta con due uomini in meno per l’espulsione di Nicoletti. Anche in questo caso Gnata para la punizione di prima e l’Italia resiste stoicamente in 5 contro 3 senza subire reti. Al 5′ arriva l’occasione per il primo colpo del KO: Carmona viene espulso per 2′, ma Ambrosio non trasforma la punizione e l’Italia non s egna in powerplay. Mariotti dà il via alla girandola di cambi: al termine della partita avrà utilizzato tutti i 10 giocatori a disposizione. L’Italia ha sempre il pallino del gioco in mano, ma non segna e si va al riposo sullo 0-0.

La ripresa inizia con l’espulsione di Illuzzi per fallo di reazione. Con l’Italia in inferiorià numerica arriva il 10′ fallo cileno e il secondo colpo del ko che Festa spreca fallendo la punizione di prima. Al 7′ ancora un blu contro gli azzurri per un fallo di Ambrosio; questa volta Carmona è preciso dal dischetto e l’Italia va sotto 0-1. La pressione degli azzurri aumenta e aumentano anche gli errori davanti al portiere Armijo che ci fa un figurone. L’estremo cileno, però, nulla può sulla conclusione precisa da fuori di Nicoletti che riporta la gara in parità. Il finale di primo tempo è un monologo azzurro, ma la pallina non entra; il Cile in affanno arriva a 14 falli di squadra.

Nel primo supplementare c’è solo Italia e il Cile non oltrepassa mai il centro della pista con una pallina giocabile. Armijo si supera e l’Italia non segna. Negli ultimi secondi c’è un fallo su Motaran, ma gli arbitri non lo assegnano (sarebbe stato il 15′ e avrebbe mandato l’Italia sul dischetto). Nel secondo supplementare, invece, lo spagnolo Navarro non ha dubbi sulla gomitata di De Oro e regala a Fernandez il colpo del definitivo ko.

Sfuma in un solo colpo la possibilità di migliorare il quinto posto di San Juan 2011 e di lottare per una medaglia tra le grandi dell’hockey su pista. Oggi alle 20.15 italiane (diretta o differita alle 21 su Raisport 2) l’Italia affronterà la Francia per accedere alla finale per il 5° posto. Una partita difficilissima; il morale degli azzurri è a terra dopo l’eliminazione, mentre la Francia ha fatto un’ottima impressione contro la Spagna che ha vinto 5-3 faticando soprattutto nel finale. Inoltre la Francia, padrona di casa del prossimo mondiale, punta con decisione al quinto posto per avere un girone di qualificazione più agevole in casa propria.

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ultimo aggiornamento: 27-09-2013


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