FIRENZE. «Un focus dettagliato sui bilanci dell’Asl 12 della Versilia e di tutte le aziende sanitarie toscane: chiediamo di sapere se nell’Asl viareggina insista una perdita d’esercizio di milioni di euro. È urgente sapere se quanto rappresentato corrisponde al vero e che al più presto si arrivi a monitorare la situazione economica di tutte e dodici le Asl toscane al 30 settembre 2014, evidenziando i ricavi e i costi d’esercizio dei primi tre trimestri. Una misura necessaria considerato che ancora, per motivi tecnici, non siamo in possesso neppure dei bilanci consuntivi del 2013. E che rischiamo di mandare in dote al nuovo Consiglio Regionale la valutazione e verifica degli ultimi tre bilanci delle Asl: perlomeno si cerchi di conoscere lo stato dell’arte visto che tutte le Asl procedono trimestralmente a effettuare una verifica sul proprio conto economico e che, nonostante le mie richieste, moltissime Asl non mi abbiano risposto per fornirmi tali informazioni». Lo dichiara il consigliere regionale di Più Toscana, membro della IV commissione Sanità, Gian Luca Lazzeri.

«La situazione – sottolinea – deve essere verificata al più presto e, nel caso, per intervenire e prendere misure adeguate. La quantificazione dell’eventuale perdita maturata fino al 30 settembre, sembrerebbe secondo quanto rappresentato, quantificata in quasi 8 milioni di euro. Dovuti per 2.698.000 di euro ad un risultato negativo del reddito operativo e per 5.056.000 di euro di imposte che gravano sull’esercizio.

Fra le principali voci di costo nel bilancio invece ci sono 114 milioni di euro per l’acquisto di servizi di cui 492mila euro di consulenze e collaborazioni sanitarie e 33 milioni di euro di costi per l’acquisto di servizi ospedalieri erogati da terzi e i 10,4 milioni per servizi non sanitari.

L’eventuale precarietà della situazione economica – continua – se confermata costituirebbe la riprova di un’anomalia che da sempre il nostro gruppo ha sottolineato in Consiglio Regionale: nel resto d’Italia non esiste una azienda sanitaria a cavallo tra due province, ma noi abbiamo quella della Versilia. Nel resto d’Italia non esiste una provincia con al proprio interno due Asl e la Toscana ha quella di Firenze e Lucca. Un quadro che impedisce di offrire una governance unitaria al territorio, di ridurre i costi eliminabili e rischia di creare sorgenti di spreco e difficoltà economiche per i bilanci della Regione. L’ulteriore manovra del governo che chiede sacrifici e tagli in Toscana deve avere al primo punto la riduzione delle Asl e riduzione delle figure apicali invece che la riduzione dei servizi e delle prestazioni sanitarie.D’altra parte con gli Estav abbiamo avuto il coraggio di farlo e adesso bisogna farlo anche con le Asl, anche se si incontreranno resistenza sul fronte degli enti locali».

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ultimo aggiornamento: 20-10-2014


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