PIETRASANTA. Uscire dal silenzio si può: questo il monito lanciato dagli esperti nell’ambito del seminario Vite Spezzate. Ordine di Difesa! promosso dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Pietrasanta nel chiostro di Sant’Agostino in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. “Nella giornata internazionale per l’eliminazione delle violenze di genere – ha detto l’assessore, Lora Anita Santini – abbiamo voluto un appuntamento che fornisse una fotografia delle problematiche e, grazie alla presenza di molteplici figure professionali, indicasse possibili vie d’uscita. Il vero muro da abbattere è quello dell’indifferenza e soprattutto quello del silenzio delle vittime”.

Il silenzio appare troppo spesso come rifugio, come protezione, come speranza di evitare la sofferenza delle parole che fanno male. Un silenzio spesso imposto. Un silenzio che consente il perpetuarsi dell’abuso, della collusione, della paura, del dolore. I numeri della violenza di genere lasciano senza respiro e la descrivono come la prima causa di morte e invalidità prima ancora del cancro, degli incidenti stradali, delle guerre. Una violenza che può essere fisica, ma anche psicologica, sessuale, spirituale, economica con ripercussioni dirette sulla psiche, sull’autostima, sulla percezione del sè.  Una donna su 3 fa l’esperienza di essere maltrattata; 1 donna su 4 subisce nel corso della vita uno stupro o un tentativo di stupro; 50 mila donne ogni anno sono uccise o si suicidano; 140 mila donne nel mondo sono state vittime di mutilazioni genitali; 9 milioni rischiano ogni anno l’infibulazione. Il 90% delle violenze su donne e bambini avviene in casa, il 93% dei casi di violenza perpetrata dal partner non viene denunciato e solo il 18%  delle donne che hanno subito abusi in ambito familiare considera questa forma di violenza domestica un reato. “Ce n’è per riflettere in abbondanza – ha affermato il sindaco, Massimo Mallegni portando il suo saluto al seminario – occorre parlare di queste problematiche sempre più spesso e in ogni situazione perché le vittime superino il loro timore di esclusione sociale e familiare, prendano coscienza dei propri diritti e  della rete di servizi in loro aiuto presenti sul territorio, affinché venga meno quel senso di vergogna e di paura che rende impuniti tanti, troppi abusi”. Nel corso della giornata si è parlato di scuola come modello di aiuto, dei segnali di allarme riconoscibili nel disegno infantile, di identità sessuale e stereotipi di genere, di strumenti di tutela, delle funzioni dei centri antiviolenza, di incontro tra le donne e la pubblica amministrazione.
Il seminario è stato animato da numerosi video sul tema, tutti di grande efficacia. Un’iniziativa a cura dell’ufficio Pari Opportunità del Comune di Pietrasanta con il patrocinio della Presidenza del Consiglio Comunale.

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