Sono passate solo poche ore dal terribile terremoto di magnitudo 6.0, avvenuto alle ore 03.36 di questa mattina, che ha colpito e devastato una vasta area compresa tra Lazio, Marche, Umbria ed Abruzzo e dalle notizie che si hanno il bilancio dei morti e dei feriti è ancora incerto. I paesi più colpiti sembrano essere Amatrice, Accumuli, Arquata e Pescara del Tronto ma i danni si contano ovunque e in quei luoghi è grande la disperazione. Massarosa è comunque pronta per dare il proprio supporto e la propria solidarietà.

“Come prima cosa – dichiara il vice-sindaco Damasco Rosi – esprimiamo profondo cordoglio per le vittime e solidarietà alle popolazioni investite dal sisma. I soccorsi coordinati dalla Protezione Civile Nazionale si sono attivati immediatamente ma la situazione in quella zona è e resta grave. Nell’immediato non ci resta che sperare che almeno il bilancio delle vittime si fermi quanto prima”.

“Attendiamo indicazioni – prosegue – da parte della Regione Toscana e nel caso venga attivata la “colonna mobile regionale”, in base alle necessità, anche Massarosa, prima di tutto attraverso i volontari del Nucleo Operativo della Protezione Civile, formati da donne e uomini della Misericordia di Massarosa e dei Donatori di Sangue “Fratres” di Bozzano, che sono già in pre-allerta, con il supporto dei mezzi, farà la sua parte nei prossimi giorni o nei prossimi mesi. Sarà infatti una cosa che, da quello che vediamo, non si risolverà in poche settimane. Gli aiuti, che dovranno avvenire in maniera ordinata, verranno coordinati in base ai bisogni per cui dobbiamo solo aspettare le disposizioni”.

“Ci mettiamo comunque a disposizione – conclude il vice-sindaco Damasco Rosi – per ciò che ci verrà chiesto e per ciò che ci sarà possibile fare, come già successo in passato per fatti simili, perché lo spirito di solidarietà che caratterizza la nostra comunità e le nostre associazioni di volontariato è forte da sempre ed è presente e attivo in ogni occasione. Sono sicuro che nel caso serva anche i nostri cittadini, quelli che potranno, non si tireranno indietro”.

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