Sgomberati questa mattina per ragioni igienico-sanitarie e di sicurezza due insediamenti rom abusivi presso le sponde del fiume Versilia, nella zona di via Rotta e di via Ciocche, nel Comune di Seravezza. L’intervento è stato eseguito dagli agenti del servizio associato di Polizia Municipale di Seravezza e Pietrasanta di concerto con polizia e carabinieri e con il supporto del personale Ersu dando corso a un’ordinanza firmata dal sindaco Riccardo Tarabella il 27 luglio scorso. L’operazione di sgombero ha avuto inizio intorno alle ore 8 e si è conclusa nella tarda mattinata senza particolari difficoltà. Gli insediamenti sono stati completamente smantellati e le aree bonificate. Per evitare nuove occupazioni abusive il terreno lato monte è stato temporaneamente occupato con cumuli di terra. Quello lato mare è stato messo in sicurezza dai legittimi proprietari.

L’intenzione di procedere con lo sgombero è stata annunciata dal sindaco Tarabella al Prefetto di Lucca nel mese di luglio, pochi giorni prima di emettere formale ordinanza, per l’esecuzione della quale è stato necessario attendere i tempi tecnici di pulizia meccanica delle aree circostanti gli insediamenti e di concertazione dell’intervento con le forze di polizia statali per i profili di ordine pubblico. A inizio settimana il via libera definitivo da parte della Prefettura e stamani lo sgombero, coordinato dal comandante del servizio associato di Polizia Municipale Mauro Goduto. Presente all’avvio delle operazioni anche l’assessore all’Ambiente e alla Polizia Municipale Dino Vené.

L’intervento è stato dettato da ragioni di carattere igienico-sanitario e di sicurezza. Ripetuti sopralluoghi da parte delle forze dell’ordine avevano infatti evidenziato la presenza di cumuli di rifiuti disseminati nelle due aree e un grande quantitativo di escrementi. Su sollecitazione di Snam Rete Gas era stata inoltre considerata la pericolosità degli insediamenti abusivi in una fascia di territorio asservita da metanodotto, aggravata dal fatto che quello nei pressi di via Rotta si trovava all’interno della cassa di espansione del torrente Bonazzera, a rischio di allagamento in caso di forti precipitazioni. Inoltre, come fatto presente dalla Provincia di Lucca, roulotte e baracche avrebbero potuto rendere difficoltosa la manutenzione e la verifica idraulica degli argini del fiume Versilia.

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ultimo aggiornamento: 24-08-2016


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