VIAREGGIO, I COLPI DI TACCONO NON SERVONO: PER LA SALVEZZA CI VUOLE UN ATTEGGIAMENTO DIVERSO

VIAREGGIO. Delusione, ma nello stesso tempo consapevolezza che dopo il passo falso con il Foggia, occasionissima persa dalle zebre per guadagnare posizioni in classifica verso la salvezza, d’ora in poi non c’è più tempo  per “toppare”, specialmente nelle partite in casa. Mister Bertolucci deve cercare anche di capire il modulo su cui puntare d’ora alla fine, senza il rischio di creare confusione nella testa dei suoi giocatori e poi, ribadiamo un concetto già espresso alla vigilia della partita persa 2 a 0 con il Foggia che la quadra non può prescindere da certi elementi che sono un po’ l’anima, uno su tutti Samuele Pizza, indipendentemente che sia stato reduce dall’influenza che lo aveva bloccato assieme a Gazzoli a letto in occasione della partita con il Taranto. C’è bisogno di elementi che credono nella salvezza e non rischiare di demotivarli con certe decisioni e Pizza è senza dubbio uno di questi. Non va dimenticato che l’anno scorso ha giocato con le dita del piede rotte, a dimostrazione dell’attaccamento alla maglia ed allora, puntare sul nucleo storico della squadra è essenziale per sperare di conquistare la salvezza. D’altra parte che ci fosse stato da soffrire si sapeva, però indipendentemente dalla difesa d’ufficio che fanno i diretti interessati, per salvarsi almeno da parte di qualcuno occorre un atteggiamento diverso. I tacchi e le punte facciamoli fare a chi pratica danza classica, il Viareggio ha bisogno magari di gente che calcia di puntalino e in tribuna al momento opportuno, ma che lotti dal primo minuto al 90°. Diversamente la salvezza, visto il cammino delle altre concorrenti diventa difficile da ottenere. Per ora ci sono  i margini e l’opportunità per non arrivare ultimi e retrocedere direttamente, ma è indispensabile  cambiare rotta. Questa settimana c’è la sosta, poi alla ripresa del campionato l’anticipo a Monza sabato 25 inutile dire che è vietato perdere.