VIAREGGIO. “Con la città di Viareggio totalmente abbandonata al degrado, all’incuria, alla inesistente attività di ordinaria amministrazione, il sindaco Lunardini si preoccupa di scrivere al ministro per chiedere l’apertura di un C.I.E. in Toscana”. Lo scrive il gruppo circolo di Rifondazione Comunista Caracol del Varignano.

 “Le dichiarazioni di Lunardini – aggiungono – sono totalmente fuori non solo dalla logica amministrativa, ma hanno anche un preoccupante sottinteso di discriminazione gravissimo per chiunque, figurarsi per chi, come lui, si professa cattolico.

“Pensare che un centro di espulsione aumenti la sicurezza dei cittadini denota anche una poca conoscenza di come un CIE funziona.

“L’affermare poi che con un CIE si “eviterebbe la dispersione degli immigrati irregolari sul territorio” sottintende che tutti gli immigrati senza permesso di soggiorno debbano essere arrestati, fermati o che siano considerati degli impostori tout court, senza neanche bisogno del processo”.

“Questi atteggiamenti trasmettono alla cittadinanza l’idea che tutti gli immigrati siano dei delinquenti, quando poi, come si apprende dalla cronaca, tutti i crimini commessi in Versilia negli ultimi tempi hanno per protagonisti, guarda un po’, dei cittadini italiani.

“L’appello che il sindaco fa al ministro è tale e quale le persecuzioni subìte dagli emigranti italiani all’inizio del 1900.

“Evidentemente chi non ha memoria storica non è in grado di affrontare con serenità il fallimento della propria amministrazione e si rifugia nel dar la colpa dell’insicurezza e del degrado a chi non può difendersi.

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ultimo aggiornamento: 23-02-2012


MONTRAMITO, DISAGI IN VISTA

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