CAMAIORE. “La vicenda del Veganfest sembra un dejavu. Fa venire in mente strani ricordi, un pò come la storia, già vissuta, della manifestazione di Enolia, che rappresentava l’esaltazione del potenziale e delle specificità camaioresi del settore enogastronomico e che a un certo punto è stata fatta migrare altrove”. Ad affermalo è Alessandro Del Dotto, candidato sindaco del centrosinistra, alla luce della notizia che la manifestazione vegana di quest’anno, anziché a Capezzano Pianore, si terrà a Seravezza.

“Il risultato? – continua Del Dotto – Quel vuoto lasciato da Enolia, alla fine, il Comune ha comunque dovuto riempirlo e sta cercando di farlo col decollo della Manifestazione Prim’olio e Primo Vino. E ora dobbiamo ripartire investendo su Prim’olio e Primo Vino. La politica deve gettare uno sguardo ben lontano, evitando di perdere tempo dietro i pregiudizi politici e dei colori di parte – afferma Del Dotto – Con noi, la prospettiva è quella di un Comune nel quale l’enogastronomia rappresenta il punto di arrivo di un sistema che valorizza le risorse disponibili del proprio territorio e che investe in progetti e politiche di promozione della qualità della vita, che nel caso di specie significa mangiar sano, mangiar bene e mangiar buono”.

“Insomma – aggiunge Del Dotto – anche se l’organizzazione del Veganfest è del tutto autonoma e deve decidere in autonomia, la domanda è: possibile che il Comune di Camaiore si faccia scappare tutte queste occasioni? Abbiamo le strutture, dobbiamo investirci e renderle produttive, prima di tutto per la comunità, la nostra futura amministrazione non si permetterà di perdere simili progetti e, anzi, metterà in campo tutte e energie necessarie a che il nostro territorio torni ad avere una sua identità, basata sullo stile e sulla qualità della vita legato alla terra e alla cultura, nel più complesso disegno della Versilia”.

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