LUCCA. Regole chiare e certe: è questo ciò che chiede Confcommercio Lucca, in merito alla notizia che le liberalizzazioni decretate dall’articolo 11 della legge Comunitaria 2010 potrebbero produrre una sorta di via libera incontrollato alla ristorazione e all’intrattenimento all’interno degli stabilimenti balneari, senza limitazione alcuna riguardo alla tipologia di clientela, alla pubblicità e agli orari di chiusura.

“La nostra associazione – si legge in una nota di Confcommercio – aveva già affrontato la questione lo scorso anno con il Comune di Camaiore, dove al Lido si era sviluppata una forte diatriba fra la categoria dei balneari e quella dei ristoratori.

In quel caso, al termine di una lunga concertazione, si era giunti ad un’intesa che consentiva l’attività di somministrazione a quei locali in possesso di licenza. È chiaro però che l’argomento non investe soltanto gli operatori di Lido di Camaiore, ma anche quelli di Viareggio e dell’intera Versilia.

Ecco perché, alla luce delle ultime notizie trapelate, qualora trovassero conferme ufficiali, Confcommercio torna a chiedere che le amministrazioni comunali coinvolte si adoperino per far rispettare regole ben definite. Da parte nostra, diciamo no a una jungla che consenta a tutti di poter fare tutto.

Gli stabilimenti balneari sono nati con strutture e finalità ben precise e, tranne rare eccezioni, devono continuare a svolgere il proprio ruolo, lasciando ad altri il loro. Viceversa, chi intenda intraprendere un’attività di ristorazione o altro, deve comunque garantirla per tutto l’anno e non solo durante il periodo di alta stagione”.

(Visitato 15 volte, 1 visite oggi)

ECCO IL PROGETTO DI INTERRAMENTO DELLA LINEA ELETTRICA A VALDICASTELLO

GAIA, ACQUA MENO CARA CON LE AGEVOLAZIONI TARIFFARIE