VIAREGGIO. Con i dovuti paragoni, il corso mascherato di chiusura è come un’ultima giornata del campionato di calcio dove scudetto, o comunque primo posto, retrocessioni e salvezze sono ancora da stabilire. Ci si gioca tutto in novanta minuti, insomma. Con la differenza che una sfilata sui viali a mare ha una durata maggiore e, soprattutto, va in scena a giochi già fatti.

Domenica 4 marzo, quando i carri si mostreranno per l’ultima volta in tutto il loro splendore, le giurie avranno infatti già definito le classifiche finali. Non mancheranno le tradizionali fughe di notizie, le soffiate dell’ultima ora che giungono da “fonti attendibilissime”.

E, quando l’ultimo colpo di cannone squarcerà il brusio di voci e le musiche irradiate dalle casse dei carri, il popolo di Burlamacco prenderà d’assalto gli altoparlanti gracchianti, che avranno l’ingrato compito di annunciare vincitori e sconfitti.

Volendo chiamare nuovamente in causa lo sport, gli altoparlanti stanno al Carnevale come la radiolina sta al calcio: il tifoso sviluppa un udito sensibile come un radar, sperando che la sua squadra del cuore vinca e che le concorrenti vadano incontro ad una sonora sconfitta.

Parimenti, il carrista sta in silenzio ai piedi dell’altoparlante: incrocia le dita, si augura che il suo nome venga pronunciato per ultimo, giacché le classifiche vengono lette partendo dai piazzamenti meno nobili.

E saranno dei verdetti particolarmente attesi, quelli che saranno annunciati domenica prossima. Essendo questo l’ultimo dei tre anni in cui vige l’attuale bando di concorso, scatteranno retrocessioni e promozioni: in ogni categoria ne scendono due, ma ne sale uno solo. E questo vuol dire che, di fatto, due mascheratisti di gruppo usciranno dal “giro”.

Il regolamento. Vengono sommati i piazzamenti ottenuti nelle ultime tre edizioni: un primo posto vale un punto, un secondo posto due punti e così via via tutti gli altri. Più alto è il punteggio, più alta è la probabilità di scendere di categoria.

In caso di arrivo a pari punti, risulterà decisivo il piazzamento conseguito nell’ultimo anno.
Particolare di "Grandeur", carro di prima categoria di Simone Politi e Priscilla Borri
Prima categoria. Numeri alla mano, sono tre i carristi maggiormente esposti al rischio retrocessione: la coppia formata da Simone Politi e Priscilla Borri (20 punti), Alfredo Ricci (19) e Gionata Francesconi (21). Tanto nel 2010 quanto nel 2011, infatti, sono stati loro a spartirsi gli ultimi tre posti della classifica.

Proprio nell’anno decisivo, però, Politi e Borri sembrano aver avuto uno scatto d’orgoglio: il loro “Grandeur” è stato particolarmente apprezzato, fino ad essere indicato da alcuni carnevalari come il possibile carro vincitore. La salvezza, insomma, parrebbe assicurata.

Ricci e Francesconi proveranno, allora, a fare la corsa su Franco Malfatti (15 punti) e Carlo Lombardi (14). La matematica, come si direbbe in questi casi, non li condanna, ma devono sperare in un ottimo piazzamento e che i due sopraccitati avversari, al contrario, arrivino tra gli ultimi.

Seconda categoria. Tutto, o quasi, già stabilito per chi riceverà l’onore dell’ascesa nell’empireo del Carnevale: con due primi premi in altrettanti anni, i fratelli Stefano e Umberto Cinquini sono con un piede e mezzo in prima categoria.

Tuttavia, può succedere anche il più imprevisto degli imprevisti: ultimo posto ai campioni in carica e prima piazza d’onore a Jacopo Allegrucci, che segue con 6 punti in due anni. A quel punto, l’autore de “Lo struzzo” salirebbe a quota 7, uno in meno dei due fratelli nel caso in cui questi ultimi si ritrovassero in fondo alla classifica.

Sul fronte delle retrocessioni, Enrico Vannucci con 10 punti ed Emilio Cinquini con 9 sono i costruttori che rischiano di più. Luciano Tomei (7 punti) ed Eleonora Francioni (8) sembrano, infatti, in una posizione ben più solida.
"Imagine", mascherata di gruppo di Libero Maggini
Mascherate di gruppo. Libero Maggini, Edoardo Ceragioli, Giampiero Ghiselli e Adolfo Milazzo: sono loro i mascheratisti in lizza per un posto, quello che porta ai carri piccoli. Solo nel caso di Maggini, che guida il gruppo con 3 punti, si tratterebbe di un ritorno: per gli altri tre sarebbe l’esordio assoluto nelle vesti di carrista anziché in quelle di mascheratista.

Dopo la vittoria dello scorso anno, Ceragioli, a quota 5, spera ancora nel colpaccio. Lo tallona a brevissima distanza Ghiselli, con 6 punti, mentre il più attardato è Milazzo con 8 punti.

Molto più incerta, invece, la lotta per la permanenza in categoria. Quel che è certo è che gli 11 punti per l’ultimo classificato saranno assegnati d’ufficio ad Alessandro Servetto, ritiratosi dalla competizione. “Il regolamento non prevede che venga estromesso dal concorso”, spiega Alessandro Santini, presidente della Fondazione Carnevale.

Dopo l’ottavo posto del 2010 ed il quarto dello scorso anno, dunque, Servetto chiude il triennio a quota 24. Che potrebbe comunque bastare per tenere il posto tra le mascherate di gruppo.

Mario Neri (19 punti) è infatti l’indiziato numero uno per la retrocessione. Tremano anche Michele Canova, Roberto De Leo e Marzia Etna, tutti e tre con 17 punti, così come Antonio Mastromarino (16) non può definirsi del tutto al sicuro.

Maschere isolate. Luca Bertozzi come i fratelli Cinquini: il giovane talento della cartapesta si è assicurato due primi posti nelle ultime due edizioni. E appare assai improbabile che, quest’anno, scivoli verso la parte medio-bassa della classifica.

Andrea e Franco Pucci (5 punti) e la coppia formata da Michele Cinquini e Silvia Cirri (5) nutre ancora qualche residua speranza. Ma la sensazione è che a Bertozzi la promozione non dovrebbe sfuggire.

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