VIAREGGIO. Un’interrogazione sul Premio Letterario Viareggio: è quella presentata in consiglio comunale da Romina Cortopassi, consigliere di minoranza di Sinistra Ecologia e Libertà.

“Visto che:

Dalle lettere riportate e dagli articoli pubblicati stamani sulla stampa, riguardo alla situazione attuale del Premio Letterario Viareggio Rèpaci, si intuisce che i contatti avuti finora dall’assessore alla cultura Costagliola e dal Presidente del Consiglio Comunale, Spadaccini, con la Presidente Bettarini non hanno avuto esito positivo e che, probabilmente,quindi la Presidente tirerà dritto sul percorso intrapreso dallo scorso anno, prevedendo conseguenti gravi danni per il Premio e per la città

Chiedo:

– I soldi per l’organizzazione di quest’anno ci saranno o no?

– L’idea dell’Amministrazione Comunale è quella di “tirare a campare” per aspettare il 2013 o di intentare rovinose azioni legali o si stanno invece predisponendo altre iniziative per cercare di salvare il Premio e l’immagine della città?

– Visto che, comunque il rapporto tra le Istituzioni della città e il Premio, gravemente compromesso dal deprecabile “incidente del Piano Belli”, rischia di saltare del tutto, è possibile riuscire a ridare al Consiglio Comunale il ruolo che gli spetta, cercando così di salvare questo rapporto insieme a un’ auspicabile prestigiosa edizione del Premio 2012 legata davvero alla città e proporci un percorso di messa in sicurezza da colpi di mano di chiunque nello spirito dello Statuto del Premio?”

Anche il Movimento dei Cittadini per Viareggio e Torre del Lago, presieduto dall’avvocato Massimiliano Baldini, dice la sua sulla vicenda.

“La Professoressa Bettarini, da sola, tiene in scacco l’intera Amministrazione Lunardini che prima ha fatto il danno e dopo si è arenata nelle “sabbie mobili” del suo solito immobilismo endemico”, scrive Baldini.

“Il Sindaco Lunardini, l’Assessore alla Cultura Costagliola e per ultimo il Presidente del Consiglio “salvagiunta” Spadaccini, da un anno a questa parte “annaspano” nella loro totale incapacità di assumere una linea politica seria e coerente riguardo alle vicende del Premio Viareggio.

“Non sono riusciti a risolvere i problemi – ripeto, da loro creati – con le modalità transattive care e consone alla politica e ai buoni rapporti fra istituzioni e, dopo aver minacciato l’azione legale, “traccheggiano e cincischiano nei discorsi”, finendo per allargare il danno all’immagine del Premio e della città!

“Sinceramente, siamo stufi e da parecchio di continuare a “pagare il conto” di questi personaggi che percepiscono lauti stipendi per amministrare Viareggio ma che abdicano ad amministrarla perchè hanno il timore che scegliere significhi perdere consenso ed anzi – “Richelieu e Mazzarino de noantri” – sono convinti che in politica non si debba
scontentare nessuno.

“Non si sono resi conto che hanno scontentato tutti – conclude Baldini – senza togliere, mai una volta, “il ragno dal buco”!”

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