VIAREGGIO. Una gigantografia di Rossella Urru, la cooperante italiana rapita in Algeria nell’ottobre scorso, è stata appesa la mattina dell’8 marzo sulla facciata del palazzo comunale di Viareggio. La scritta che si legge accanto alla foto è: “Rossella – Viareggio la vuole libera”.

Il Comune ha infatti dedicato a Urru la Giornata della donna.
Questo 8 marzo – ha dichiarato il sindaco Luca Lunardini, affiancato per l’occasione da due consiglieri comunali donna, Annamaria Vassalle e Fiorella Tozzi – è dedicatoa lei, come rappresentante del mondo delle donne, di tutte coloro, madri, mogli, compagne, figlie che con fatica, sacrificio, determinazione e tenacia lavorano fuori e dentro casa, curano con dedizione la famiglia ed al tempo stesso svolgono compiti impegnativi e fondamentali nel mondo del lavoro e della conoscenza”.

Il sindaco, esprimendosi a favore delle pari opportunità e per l’eliminazione degli ostacoli che ancora limitano la partecipazione delle donne alla vita sociale, nel pomeriggio ha aperto i lavori del Seminario Istituzionale dedicato a “Servizi per l’infanzia e welfare locale – Il sistema integrato a Viareggio” che si è svolto nella sala di rappresentanza comunale.

Rossella Urru è una giovane donna di 29 anni, nata a Samugheo, in provincia di Oristano. E’ laureata in Cooperazione Internazionale, Regolazione e Tutela dei Diritti e dei Beni Etno-culturali all’Università di Bologna, lavora per una Organizzazione Non Governativa, CISP (Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli), ed è coordinatrice del campo profughi rifugiati saharawi  di Hassi Rabuni, in Algeria.
La notte tra il 22 e il 23 ottobre 2011 è stata rapita da alcuni uomini armati, probabilmente del Mali, insieme ad altri due volontari spagnoli, Ainhoa Fernández de Rincón e Enric Gonyalons.

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ultimo aggiornamento: 08-03-2012


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