VIAREGGIO. Nuovo capitolo per la vicenda che ha visto il sequestro dell’ex calzaturificio di Massarosa (via Papa Giovanni XXIII), l’immobile che è stato trasformato in 54 appartamenti e 9 uffici con un piano di recupero e che risulta sotto sequestro dal marzo 2010.

Stamani c’è stata l’udienza in Tribunale a Viareggio, davanti al giudice monocratico Gerardo Boragine. Risultano imputati Giacomo Fonio (legale rappresentante della Iffi, società che ha realizzato l’intervento), Luca Gabrielli e Spartaco Baratti (direttori dei lavori), Manrico Marianelli (proprietario dell’immobile, ma la sua posizione è stata stralciata), Simone Pedonese e Mirko Lippi (ex dirigente e dipendente dell’ufficio edilizia privata del Comune di Massarosa all’epoca dei fatti).

Il Gip ha messo in evidenza i capi di imputazione (è già stata archiviata invece l’accusa di abuso d’ufficio). Si contestano volumetrie, altezze, superfici delle coperture, standard urbanistici come parcheggi e aree verdi. In altre parole si contesta la legittimità dei permessi a costruire, rilasciati, secondo l’accusa, in “macroscopica violazione del piano di fabbricazione” e del regolamento urbanistico. Una concessione che, così rilasciata, avrebbe permesso di costruire (sempre secondo l’accusa) un piano in più all’edificio (circa 180 metri quadri in più del consentito insomma).

Stamani, assieme allo stuolo di avvocati, in Tribunale c’era solo uno degli imputati, Simone Pedonese. Assenti tutti gli altri.

L’udienza è stata quindi rinviata al 20 giugno.

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ultimo aggiornamento: 14-03-2012


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