VIAREGGIO. Continuano le ispezioni degli uomini della Guardia Costiera per capire la natura e l’entità del fenomeno della moria dei pesci che nei giorni scorsi ha interessato le acque del Burlamacca.

Anche ieri un team dedicato del Comando di via Oberdan, su disposizioni del Comandante, a bordo di un gommone, ha risalito il canale per verificare lo stato del fenomeno.

La Guardia Costiera, infatti, in materia di controlli ambientali, per specifica attribuzione di Legge, ha il compito di risalire dal mare sino all’entroterra fiumi e canali per scoprire ed accertare eventuali fenomeni di inquinamento.

Dall’ispezione di ieri si è potuto così quindi accertare che la maggior parte dei pesci morti si trova all’altezza delle chiuse.

Inoltre, dalle chiuse sino al cavalcavia dell’Aurelia, è presente una formazione di alghe che rende le acque di colore verdastro.

I marinai, quindi, hanno interessato il servizio veterinario dell’ASL anche per lo smaltimento degli animali morti onde scongiurare che possanop raggiungere la foce o zone della città più popolate. Inoltre, continua la proficua collaborazione con l’ARPAT per le analisi chimiche delle acque e dei pesci e con tutti gli Enti e le Amministrazioni preposte alla risoluzione del fenomeno.

Con l’occasione si sta procedendo anche alla verifica delle condotte che sboccano nel canale e la loro rispondenza ai parametri previsti dalla normativa.

In virtù delle competenze specifiche della Guardia Costiera in ambito ambientale si ricorda che per ogni segnalazione è sempre attivo il numero blu 1530.

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