(dal sito Avis Marche)
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PIETRASANTA. AAA, cercasi nuovi donatori, soprattutto tra giovani studenti neodiciottenni. L’appello è arrivato durante un incontro pubblico tra gli studenti delle scuole pietrasantine e professori dell’Avis e dell’università di Pisa.

“Il dono del sangue è anonimo, volontario, gratuito e, in più, ci permette di tenere sotto controllo le nostre condizioni fisiche e alimentari. Il sangue è un farmaco straordinariamente potente ed insostituibile”, ha detto Paolo Bresciani, presidente dell’Avis di Pietrasanta, durante l’incontro  con studenti ed insegnanti delle classi quinte delle scuole superiori di Pietrasanta.

Anche il Dott. Macchia, Ordinario di Pediatria presso la Facoltà di Medicina di Pisa, rivolgendosi agli studenti, ha cercato di trasmettere loro quell’entusiasmo e quella pienezza che un giovane sente dentro di sè dopo aver fatto una donazione: “Con il dono del sangue, pensate, voi potete salvare un bambino affetto da talassemia, una malattia che gli impedirebbe di oltrepassare i tre anni di vita. Il sangue è fondamentale per combattere le malattie tumorali, in quanto permette di impiegare la “chemioterapia aggressiva”, l’unica cura in grado di sconfiggere le cellule malate”.

All’incontro ha partecipato anche Federico Finozzi, presidente provinciale dell’Aido di Pisa, raccontando la sua drammatica vicenda e la sua lotta contro la malattia al fegato che lo affliggeva da quando aveva diciotto anni: “La malattia non conosce feste, per una persona malata tutti i giorni sono uguali. Io avevo una malattia che i medici non conoscevano e che mi stava portando alla morte. Ma, proprio quando pensavo che oramai era finita, un donatore mi restituì la vita”.

Grazie ad un trapianto di fegato Federico oggi sta bene, ha una moglie ed una bambina e, un po’ emozionato, rivolgendosi ai ragazzi, dice: “Per me la mia vita è straordinariamente normale. Tutte le cose che a voi possono sembrare banali, come alzarsi la mattina, lavarsi i denti, andare a lavoro, per me sono un miracolo. Ma è ai donatori che io devo la vita. Con il dono del sangue, voi fate qualcosa di veramente straordinario, voi salvate una vita”.

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