VIAREGGIO. Questa mattina, giovedì 19 aprile, il sindaco Luca Lunardini, accompagnato dal consigliere comunale Bruno Puccinelli, si è recato a Roma per partecipare alla manifestazione “Confiscare 30mila imprese balneari serve all’Italia?”, organizzata da SIB-Confcommercio, FIBA-Confesercenti, Assobalneari-Confindustria e Balneari-CNA al Palazzo dei Congressi all’EUR a Roma.

Lunardini, che rappresentava i Comuni costieri della Toscana, è andato nella capitale per riaffermare il principio della difesa del sistema delle imprese balneari – e ribadire il no alle aste degli stabilimenti previste dalla direttiva europea Bolkestein.

Hanno partecipato migliaia di balneari di tutta Italia, uomini politici e circa 150 sindaci di tutto il Paese, intervenuti con la fascia tricolore.

All’ordine del giorno le soluzioni tecnico-giuridiche, ma prima ancora politiche, ritenute utili per scongiurare quello che viene considerato come un autentico tsunami per 300mila famiglie operanti nel settore. L’interlocutore primo è il Governo, ma anche le Regioni sono chiamate in causa.

Nel suo intervento pronunciato all’Eur, partendo dal primato storico di Viareggio, dove l’attività balneare è iniziata nei primissimi decenni dell’Ottocento, Luca Lunardini ha notato, riferendosi alla Bolkestein: “Sinceramente, mi resta particolarmente difficile pensare come si possa continuare a discutere se sia giusto o no preservare questi patrimoni che si sono creati in molte parte della nostra nazione, se coloro che hanno creato queste realtà siano meritevoli di poter continuare a farlo e specialmente se si siamo meritati qualcosa di più di una semplice direttiva comunitaria che vorrebbe tutelare una concorrenza.

“In un nome di un principio astratto si rischia però di favorire solo di coloro che vorrebbero sfruttare questa storia per metterla nel loro sacco.

“Come amministrazione – ha proseguito Lunardini – siamo qui anche a testimoniare che la posizione delle organizzazioni dei balneari ci sembra giusta e ragionevole. Aggiungo che, se siamo d’accordo che l’Europa Unita sia un valore aggiunto per tutti gli stati membri, non può essere considerata e recepita una norma in maniera così punitiva da stravolgere una eccellenza di un’economia nazionale com’è sicuramente quella dei servizi da spiaggia in Italia.

“Crediamo – ha detto ancora il sindaco di Viareggio – che la richiesta di deroga non sia comunque da trascurare, perché qualunque accezione si possa dare al termine, deve comunque rappresentare un riconoscimento ed una particolarità di un settore come quello balneare che in Italia non può essere trattato come in nazioni dove le spiagge sono solo poco più che una parte non coltivabile del territorio nazionale.

“Ritengo che il nostro Governo nazionale non si possa esimere dal dovere di difendere questa nostra eccellenza evitando le evidenze pubbliche che rappresenterebbero una pregiudiziale insostenibile per la prosecuzione di un lavoro che, come si diceva, ha una storia di successo ben più che centenaria.”

Sulle opzioni disponibili per risolvere il problema, Lunardini ha indicato come “importante” la possibilità offerta dal distretto turistico e dalla legge 106 del 2011 (Articolo 3) che “potrebbero permetterci di sottrarre la categoria alla Bolkestein.

“Non sottovaluterei – ha aggiunto il sindaco di Viareggio – neanche lo spostamento della linea di costa, esperienza che a Viareggio abbiamo già fatto con risultati soddisfacenti. Questo, voglio precisarlo, non vuol dire vendere le spiagge che, come tali, è giusto che rimangano beni collettivi dati in concessione.

“Significa che le superfici su cui sono presenti le strutture balneari debbano essere riconosciute per quello che sono, e cioè aree dove sono presenti attività di servizio che hanno oggettivamente perso le caratteristiche di demanialità e possono essere quindi alienate a seguito di una procedura regolamentata, su cui gli appetiti di Bruxelles avrebbero poca ragione di esistere.

“Capisco che le problematiche possano essere percepite diversamente a latitudini diverse, ma il nostro appoggio per la difesa di questo patrimonio economico e culturale non mancherà.

“Posso dire dunque che il mio lavoro e quello dei miei colleghi da oggi ripartirà in modo ancora più determinato e coeso per cogliere l’obiettivo della salvaguardia di un’eccellenza turistica italiana.”

(Visitato 14 volte, 1 visite oggi)

ECCO SOURAYA, LA NUOVA NATA IN CASA SANLORENZO

PRESENTAZIONE DEL NUMERO NOVE DEL CONTENITORE BAU