FORTE DEI MARMI. Costituire una rete tra le imprese balneari per arrivare alla creazione di un distretto turistico che metta al riparo dall’applicazione della direttiva Bolkestein, ma soprattutto tuteli aziende che rappresentano da circa 50 anni uno dei motori fondamentali dell’economia del territorio ed un’eccellenza dell’offerta italiana sul mercato turistico internazionale. Confrontarsi con le pubbliche amministrazioni di ogni grado e far comprendere anche alla pubblica opinione il valore della categoria in termini di occupazione,  di indotto sul territorio e di protezione della costa. Molte le proposte emerse nel corso dell’incontro promosso dalla Lista Buratti Sindaco (ieri sera giovedì 19 aprile alla sala Mutuo Soccorso), dedicato al futuro degli stabilimenti balneari alla luce di quello che si presenta come un passaggio epocale per la categoria dei concessionari. Un confronto condotto da Umberto Buratti, Sindaco uscente e candidato Sindaco per Forte dei Marmi e da Alessandro Del Dotto, candidato Sindaco per il centro-sinistra a Camaiore. All’invito hanno risposto molti singoli concessionari di tutta la Versilia, ma anche rappresentanti di categoria e di movimenti.

E’ possibile che tra dieci mesi, – sottolinea Umberto Buratti – il governo presenti un decreto legislativo che potrebbe segnare un cambiamento epocale per i balneari. Rifacendomi a quanto espresso dalla Regione Toscana, ovvero che gli stabilimenti  fanno parte del paesaggio toscano e ne rappresentano un’economia portante e, per questo vanno tutelati, non vi è un interesse pubblico nella loro difesa?”

Come dichiarato nel suo intervento alla manifestazione romana promossa mercoledì scorso dalle organizzazioni sindacali della categoria, Buratti sostiene che vi sia “la necessità per i sindaci delle città costiere di incontrare il presidente del consiglio Mario Monti alla cui attenzione non è mai stata sottoposta la questione delle messa all’asta delle spiagge”.

Alessandro Del Dotto, anche come docente universitario di diritto amministrativo, ha offerto un’approfondita disamina delle possibilità di applicazione della direttiva europea sui servizi nel mercato interno proponendo varie ipotesi. La creazione di un distretto turistico o prima ancora di una rete di imprese potrebbe mettere al riparo l’intero comparto produttivo dalla temuta direttiva.

 

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FOTOGRAFIA PROTAGONISTA CON “FORTE REWIND”

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