foto pomella CAMAIORE. “E’ notizia di qualche giorno fa che Storace viene a Camaiore il 27 Aprile. E’ notizia di poche ore fa che egli ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: il 25 Aprile “non c’è nulla da festeggiare” ed io “non sono antifascista”.” A scriverlo è Alessandro Del Dotto, candidato sindaco del centrosinistra.

“E’ una vergogna – aggiunge  – che venga a Camaiore, in Versilia. E’ inaccettabile. Oltretutto  subito dopo le celebrazioni di S.Anna di Stazzema e Marignana! E’ un’offesa ai valori fondanti della nostra comunità locale. Tutti coloro che svolgono ruoli di rappresentanza, politica o istituzionale, hanno il dovere di difendere  i valori universali della resistenza, su cui è fondata la nostra Costituzione e la nostra democrazia.  Questo significa non offrire spazio a chi li vuole calpestare.  Caro Matteucci, ospitare Storace a sostegno della propria candidatura significa rinnegare il 25 aprile. Chiedo che Storace non venga. I valori che lui rinnega devono appartenere ed essere difesi, rigorosamente e con coerenza, da tutti coloro che chiedono di essere eletti nelle istituzioni del Comune.
La resistenza e l’antifascismo appartengono al fondamento stesso della nostra convivenza civile. Dunque appartengono alle radici di ognuno di noi, senza le quali non si può costruire il futuro”.

Intanto, dopo la notizia del candidato che propone di liberalizzare la marijuana fa discutere anche quanto un altro candidato, Luca Da Mommio, candidato proprio per La Destra, pubblica sul suo profilo facebook. Un chiaro link che riporta (e ci scusiamo con i lettori per le parole scurrili, oltre che per il concetto espresso): “Io sul 25 aprile ci piscio sopra”. Lo stesso Da Mommio ci contatta, e precisa: “Riguardo al link pubblicato sulla mia bacheta ieri sera, voglio chiarire che non è per colpa mia. C’è stato un errore: qualcuno è entrato nel mio profilo e me l’ha pubblicato. Io in quel momento non mi trovavo nemmeno a casa. Sto cercando di cancellarlo ma non vorrei passare per quello che non sono”.

Intanto, a commentare le elezioni francesi, interviene proprio il coordinatore della Destra a Camaiore, Alessandro Palmerini. “Anche da noi a Camaiore, proprio come in Francia, il vento stà cambiando. Odio chi ci chiama “fascisti”: il nostro è un partito di destra, una destra sociale vicina ai bisogni reali delle persone. E’ dunque indispensabile tornare alle nazioni, ripristinare i confini, eliminare la libera circolazione delle persone, anche per combattere quel che considera la bestia nera dell’Europa: l’immigrazione, in nome di una riaffermazione delle radici giudaico-cristiane contro l’islamizzazione dilagante”.

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