PARIGI. La polizia francese non le ha consentito di manifestare di fronte all’Eliseo dove da stamani Cira Antignano, madre di Daniele Franceschi, il giovane viareggino morto nel carcere francese di Grasse, si era presentata per chiedere la restituzione degli organi del figlio dopo la scomparsa avvenuta il 25 agosto 2010.

Lo sciopero della fame che aveva intenzione di fare ed altre forme di protesta le sono state vietate davanti all’Eliseo.

Stamani però è riuscita a farsi ricevere insieme all’avvocato Aldo Lasagna negli uffici dell’Eliseo, non dal presidente Nicolas Sarkozy impegnato nel confronto televisivo per le elezioni presidenziali con il rivale, Francois Hollande, ma dal Consigliere giuridico del Ministero di Giustizia, Jean Pier Picca.

”Mi ha assicurato che in tempi brevi mi farà avere notizie riguardo la restituzione degli organi – dice Cira Antignano – vedremo cosa intendono per tempi brevi, se non avrò risposte questa volta andrò a Strasburgo, perchè intendo arrivare alla risoluzione di questa vicenda che si è protratta per tropo tempo”.

L’avvocato Aldo Lasagna ha aggiunto che per la prima volta c’è stata una ammissione di responsabilità da parte delle autorità francesi per la mancata restituzione degli organi. “A questo punto siamo fiduciosi e attendiamo risposte ufficiali – dice l’avvocato – dopo assicurazioni giunte da un funzionario autorevole dell’entourage del presidente Sarkozy che insieme alla moglie Carla Bruni ci è stata data assicurazione hanno a cuore la vicenda di Daniele Franceschi”.

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