VIAREGGIO. “Esprimiamo solidarietà a Riccardo Antonini, all’associazione “Il mondo che vorrei” e all’Assemblea 29 giugno, e prendiamo nettamente le distanze come area programmatica dall’assurda censura messa in atto il Primo Maggio a Stiava negando la parola a Riccardo.” L’area programmatica “La Cgil che vogliamo” manifesta, attraverso un comunicato, il proprio sostegno a Riccardo Antonini dopo il caso dell’intervento in pubblico negatogli alla festa del Primo Maggio.

“La motivazione di tale censura – “il suo intervento avrebbe diviso la piazza” – richiama alla memoria veti di altri tempi, quelli cioè che venivano applicati alle voci del dissenso in piazze che rifiutavano la democrazia e la pluralità-diversità delle posizioni.

“La Cgil che vogliamo” evidenzia la “gravità dell’accaduto”: “Chi ha inteso con questo gesto rinsaldare i motivi di unità, sceglie proprio di escludere dal palco le ragioni che fanno del 1° maggio una giornata di lotta e di mobilitazione dei lavoratori per l’affermazione dei propri diritti, a partire da quello a lavorare in sicurezza, senza essere ricattati e ingiustamente licenziati.

“È vero: Riccardo Antonini, oltre ad essere uno dei simboli della battaglia per avere verità, giustizia e sicurezza a seguito della strage del 29 giugno, oltre ad essere stato licenziato dalle Ferrovie dello Stato proprio per il suo impegno, incarna anche il significato della lotta in difesa dell’articolo 18 e, quindi, del diritto dei lavoratori ingiustamente licenziati ad essere reintegrati al lavoro.

“Farlo parlare il 1° maggio avrebbe significato ricordare a tutti l’importanza di questa battaglia di civiltà che qualcuno vorrebbe invece già archiviata.

“Ma le donne e gli uomini che erano in piazza a Stiava e a Seravezza, come nelle altre piazze d’Italia, sanno bene quanta importanza abbiano la difesa dell’articolo 18, la battaglia sui diritti, per la democrazia nei luoghi di lavoro e nel paese, contro le politiche ultraliberiste di un governo guidato dalla finanza che ci rende sempre più poveri e sottomessi ai poteri forti.

“Questa battaglia va di pari passo a quella per la giustizia per la strage di Viareggio – conclude il comunicato – ed il sindacato deve prenderne atto ripensando criticamente alle proprie scelte ed alle proprie azioni.”

(Visitato 24 volte, 1 visite oggi)

MASSAROSA, IL CENSIMENTO DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE

MASSAROSA, FINO A € 3100 COME CONTRIBUTO SUGLI AFFITTI