(foto Pomella)

CAMAIORE. Tutti incontrano tutti, tutti parlano con tutti. Ovviamente non solo Patrizia Gemignani e la sua Alternativa per Camaiore sta incontrando in queste ore i vertici degli entourage di Alberto Matteucci e Alessandro Del Dotto.

Gli incontri li conferma Fabio Pezzini, che molti considerano vero ago della bilancia di questa competizione al ballottaggio. Memori del 2002 quando, col suo appoggio, il centrodestra dell’allora Giampaolo Bertola ribaltò il voto al primo turno decretando Cima perdente. Pezzini anche oggi sarà determinante per fare crollare le speranze del centro sinistra? “Non lo so ancora dire – sorride – quello che di per certo so è che parlerà con entrambi. Vogliamo che temi come la partecipazione e l’etica siano in primo piano”.

Ma non disdegna certo un posto almeno in giunta, visto che in caso di apparentamento e in caso di vittoria, Camaiore nel cuore probabilmente passerebbe anche da uno a due consiglieri. E se davvero il sostegno di Pezzini – che nella sua lista, non dimentichiamo, ha visto confluire anche i socialdemocratici di Di Giusto, partito liberale e l’Api di Rutelli – è così importante e quasi determinante, non è escluso che il candidato sindaco più vecchio di questa tornata elettorale (lui che era stato il più giovane sindaco di Camaiore, primato che potrebbe togliergli proprio Del Dotto), possa alzare il prezzo, con l’uno e con l’altro. Chi accetterà le sue condizioni, un centrosinistra già forte del 48% o un centrodestra in rincorsa, che parte dal 40%? Staremo a vedere. “Nelle prossime ore, forse anche giovedì, dirò chi accetterà le nostre condizioni, che si basano sul programma e sui contenuti, non su poltrone e persone”, dice Pezzini.

Contatti tra centrosinistra e centrodestra anche con gli altri due contendenti alla poltrona da sindaco, Francesco Ceragioli e Riccardo Micheli.

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