VIAREGGIO. L’Anci non mette la sordina alla protesta sull’Imu. Anzi, in vista della manifestazione nazionale, prevista a Venezia per il 24 maggio, l’Associazione dei Comuni Italiani ha predisposto una lettera da inviare ai cittadini e un manifesto polemicamente intitolato “Imu? No, grazie”. Lettera e manifesto che sono stati subito condivisi dal Sindaco di Viareggio, Luca Lunardini, Vicepresidente Regionale Anci. “Questa protesta è trasversale – spiega Lunardini – e accomuna Sindaci di tutti gli schieramenti politici, anche quelli espressi da partiti che sostengono il Governo Monti. Dal momento in cui è stata varata l’Imu, i Comuni hanno sempre lamentato e sottolineato che la cosiddetta Imposta Municipale Unica non ha quasi nulla di municipale, essendo in realtàuna imposta prettamente statale. I cittadini, le famiglie e le imprese devono sapere che dietro questa sigla, che evoca i municipi, si nasconde una tassa dello Stato che i Comuni non possono neanche riscuotere liberamente”.

 Per questo, aggiunge Lunardini, l’Anci ha predisposto la campagna informativa: “I cittadini  hanno il diritto di sapere, quando pagano una imposta, a chi va a finire il gettito e per cosa vengono utilizzati i soldi. L’Associazione ha realizzato una lettera-tipo a firma del Presidente Nazionale Anci, Graziano Delrio, alla quale ogni Sindaco, ed io lo farò sicuramente, potrà affiancare la sua firma per inviarla alle famiglie del proprio Comune; in aggiunta, Anci ha realizzato un manifesto che potrà essere personalizzato con l’inserimento dello stemma dei singoli municipi”.

 Lunardini annuncia che condividerà e sosterrà in ogni sede ogni iniziativa di protesta e garantisce la sua partecipazione personale alla manifestazione di Venezia del 24 maggio. “L’Imu, con il correlato taglio al fondo perequativo (ricordo che sono stati sottratti 15 milioni di euro di fondi a Viareggio e anche dopo le compensazioni, resterà comunque un ‘buco’ di 7-8 milioni), sta mettendo in grandissime difficoltà i bilanci di tutti i Comuni italiani. L’attribuzione di gettito Imu allo Stato e la riduzione ‘compensativa’ dei trasferimenti, per circa 3,2 miliardi, fanno sì che ogni Comune, quando va bene, non riceva un euro in più di quanto incassato con la vecchia Ici; il risultato è un trasferimento improprio di responsabilità fiscale. Per di più l’entità dei trasferimenti è incerta, le stesse aliquote di base potrebbero subire revisioni all’esito dei pagamenti dei cittadini. Il Governo non può pensare che i Sindaci aumentino ulteriormente le tasse ai propri concittadini in un momento in cui non si arriva a fine mese”.

Ecco il testo del manifesto predisposto dall’Anci

I Sindaci e i Comuni italiani dicono no all’imposta statale unica!!!

I cittadini, le famiglie e le imprese devono sapere che dietro questa sigla che evoca i municipi, si nasconde una nuova tassa dello stato che i Comuni non possono neanche riscuotere liberamente. Una nuova tassa che serve solo a coprire una parte del deficit dello Stato. una nuova tassa che taglia le risorse ai Comuni e costringe i sindaci a tagliare i servizi e le opere pubbliche, lasciandogli, come unica alternativa, quella di aumentare le aliquote ai propri concittadini.

I Comuni e i sindaci chiedono chiarezza e trasparenza. Chiedono che sia divisa la parte dell’imposta statale da quella comunale.

E’ un atto di onestà e serietà nei confronti dei cittadini, che hanno il diritto di sapere, quando pagano una imposta, a chi va a finire il gettito e per che cosa vengono utilizzati i soldi.

Per tutto questo diciamo: Imu? no grazie!”

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ANCI imu lettera lunardini protesta versilia viareggio

ultimo aggiornamento: 09-05-2012


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