MASSAROSA. E’ stato condannato a 18 anni e 8 mesi – e 320 mila euro di risarcimento civile – Francesco Quinci accusato di avere ucciso la moglie albanese Rajmonda Zefi, madre di due bambini, nella loro abitazione di Stiava nel Comune di Massarosa il 31 dicembre del 2010.

L’uomo aveva occultato il cadavere della donna che era stata ritrovata alcuni giorni dopo in un bosco in località Colle dello Scopeti, nel Comune di Stazzema in Alta Versilia. Poi aveva confessato l’omicidio della donna.

La svolta delle indagini nella notte del 7 gennaio del 2011 al termine di un lungo interrogatorio con i carabinieri in cui l’uomo crollò e confessò ammettendo le sue responsabilità. Tutto sarebbe nato da una lite tra i due, la cui relazione avrebbe avuto alcuni problemi che hanno portato a questo tragico epilogo.

Stamani (9 maggio) a Lucca nel corso del dibattimento con rito abbreviato era stato chiesto l’ergastolo. La PM è Sara Polino, mentre il Giudice Giuseppe Pezzuti. Il legale del Quinci, Carlo Alberto Antongiovanni aveva in questi anni prima di arrivare alla sentenza anche una perizia psichiatrica per dimostrare che il suo assistito non era in grado di intendere e di volere quando ha compiuto il gesto, ma non è stata sufficiente ad evitargli il carcere.

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ultimo aggiornamento: 09-05-2012


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