VIAREGGIO. Sembra impossibile riuscire a comprendere come la pineta di Ponente, con il calare della luce, diventi un luogo poco sicuro, dove la microcriminalità la fa da padrona con lo spaccio che è diventato uno dei piatti forti dei pregiudicati impuniti che la frequentano.

Il paradosso infatti è che nonostante gli sforzi da parte di polizia e carabinieri, nonostante i pochi uomini e mezzi che hanno a disposizione, visto che le promesse di aumento degli organici non hanno avuto seguito, con il  procedere ad arresti per spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, si verifica il più delle volte che uno spacciatore che viene arrestato la sera, il giorno dopo venga rimesso in libertà, specialmente se viene trovato con un quantitativo che può sembrare per uso personale.

Ed allora in questo modo se non ci sono le leggi che possono tutelare chi è preposto al rispetto delle regole, difficilmente si potrà arrivare a togliere dalla pineta gli spacciatori che sempre più, specialmente la notte, sono i veri padroni della pineta.

Ma anche di giorno cercano di incrementare la propria attività.  Ecco perché l’unico modo per allontanare questa gente dalla pineta sono le iniziative dei commercianti, che cercano di farla vivere  con la presenza delle famiglie e dei bambini. L’amministrazione comunale deve stare però vicina a questa gente e magari aiutarla senza che le tasse comunali si aggiungano a quelle dello Stato mettendo in crisi i commercianti dal punto di vista economico. Gli investimenti dai privati, sia nella pineta di Ponente, che di Levante, (dove c’è da eliminare la presenza di prostitute lungo il viale dei Tigli) sono stati fatti. Adesso occorre che questi due spazi verdi, come l’intera città sia sicura, prima per coloro che ci risiedono e poi per i turisti che si spera, nonostante, i problemi che ci sono, continuano a scegliere Viareggio come mèta per trascorrere qualche giorno di meritato relax.

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ultimo aggiornamento: 16-05-2012


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