LIDO DI CAMAIORE. Presto sarà attivo in tutte le Asl della Toscana il nuovo codice di pronto soccorso detto “codice rosa”. Servirà a dare aiuto immediato a tutte le vittime di violenza grazie all’intervento congiunto di personale socio-sanitario, magistrati e forze dell’ordine che, lavorando insieme, assisteranno il paziente dal punto di vista psicologico, fisico e legale.

L’iniziativa, già attivata nel pronto soccorso di Grosseto dal 2010, quest’anno è stata è stata introdotta anche negli ospedali di Viareggio, Arezzo, Lucca e Prato e sta riscuotendo un grande successo, dato che molte altre regioni si mostrano interessate al progetto e vogliono saperne di più.

“Ho creduto fin dall’inizio in questo progetto, quando l’ho visto nascere a Grosseto – ha detto l’Assessore al diritto alla salute della Regione Toscana, Daniela Scaramuccia – E ho subito voluto che l’esperienza si estendesse ad altre Asl. Ora, con un “effetto domino” inarrestabile, il “codice rosa” sta contagiando tutte le aziende.”

Il progetto, che è stato presentato questa mattina al Forum della Pubblica Amministrazione di Roma dall’assessore Scaramuccia, si è guadagnato il premio “10 x 10 storie di qualità”.

Il suo punto di forza è una task force interistituzionale, ovvero, una squadra formata da personale socio-sanitario (infermieri, ostetriche, medici, assistenti sociali, psicologi), magistrati, ufficiali e sottufficiali di Polizia giudiziaria che lavorano insieme per tutelare le fasce più deboli della popolazione e quelle maggiomente esposte ad episodi di violenza, tra cui donne, minori, anziani, disabili, omosessuali ed immigrati. L’intervento congiunto di questa task force permette di prestare immediate cure mediche e sostegno psicologico a chi è stato vittima di violenza, sempre nel massimo rispetto della riservatezza e della privacy.

Grazie all’ adozione di procedure condivise è stato possibile velocizzare i tempi di indagine e creare un enorme flusso informativo tra Forze dell’ordine , Asl e Procura. Il soccorso immediato delle Forze dell’Ordine, inoltre, consente di avviare immediatamente le indagini e tenere sotto controllo le situazioni a rischio nei casi di mancata denuncia.

“Il codice rosa – spiega Vittoria Dore, medico responsabile della task force del codice rosa di Grosseto – rappresenta un’occasione in più per far emergere quegli episodi di violenza che spesso non vengono denunciati per paura di ritorsioni”.

I casi di violenza, purtroppo, sono molti di più di quanto ci immaginiamo: nella Asl di Grosseto, infatti, dal 2010 ad oggi si contano circa 1.000 codici rosa per denuncie di molestie, stalking o maltrattamenti e nella Asl 12 di Viareggio, che, insieme al consultorio trangenere, si occupa di codici rosa, da gennaio ad oggi sono stati già registrati 26 casi di maltrattamento fisico, di cui 25 donne ed 1 uomo.

“La media è di oltre 30 casi al mese; più di uno al giorno” – spiega Vittoria Doretti – “E’ l’ “effetto domino” quello che spinge le vittime ad uscire dall’ombra e a sporgere denuncia; seguendo chi lo ha fatto prima di loro” – e aggiunge – “E’ anche il frutto di una maggiore fiducia dei cittadini nelle istituzioni”.

Tutto il personale sanitario, i magistrati ed il personale delle Forze dell’ordine che decidono di intraprendere questo lavoro, di certo, non sono estratti a sorte, ma devono seguire un percorso di formazione che si terrà il 28 e 29 maggio a Grosseto, nella Fattoria “La Principina”, dove già si è svolto il primo corso lo scorso febbraio.

Sono circa 500 le “sentinelle”: tutti coloro che, dopo il corso, hanno intrapreso questo tipo di lavoro nella Asl di Grosseto, tra cui: 400 operatori socio-sanitari e amministrativi, 40 donne e uomini delle 

Dall’esperienza del codice rosa è nato anche un libro dal titolo “Codice rosa. Il magico effetto domino”, scritto dal giornalista Giuseppe Meucci con la collaborazione di Vittoria Doretti e Giuseppe Coniglio, sostituto Procuratore di Grosseto, dove sono riportate le testimonianze degli operatori e le storie delle vittime assistite, sempre nel massimo rispetto della privacy e della riservatezza di queste ultime.

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