VIAREGGIO. Martedì 22 maggio a Roma Termini, nella Sala Mazzoniana al binario 24, le Ferrovie dello Stato organizzano un convegno dal titolo “Approccio integrato alla sicurezza: l’esperienza del Gruppo Fs”: tra i relatori ci saranno Moretti, Elia e Soprano, amministratori delegati di Ferrovie Spa, Rfi Spa e Trenitalia Spa, indagati con le rispettive società nell’inchiesta della strage di Viareggio del 29 giugno 2009.

“Ma non basta”, osservano in una nota le associazioni viareggine “Il mondo che vorrei” e Assemblea 29 giugno, nate in seguito al disastro ferroviario, che raccolgono i familiari delle vittime. “A relazionare ci saranno anche i loro consulenti del procedimento giudiziario.

“Questi amministratori di Ferrovie dello Stato, anziché dimettersi di fronte all’immane tragedia di Viareggio per il fatto di essere indagati, organizzano convegni sulla sicurezza in ferrovia e ricevono inviti a destra e a manca: anche questo offende il dolore e il desiderio di verità dei familiari.

“Prossimamente si terrà l’udienza preliminare per decidere i rinvii a giudizio. Gli indagati pensano che anche questa iniziativa, tra le altre, possa condizionare i giudici tanto da farli uscire a tempo di record dal processo?

“Almeno per questa unica volta si mettano l’animo in pace ed affrontino il processo ed il dibattimento senza colpi di mano ed ulteriori intimidazioni: sono attesi al processo per difendersi dalle loro responsabilità affinché le vittime ed i loro familiari abbiano giustizia e non siano uccisi una seconda volta.

“Sarebbe anche opportuno che chi ha a cuore la verità sulla strage di Viareggio e la sicurezza in ferrovia, come bene inviolabile dell’intera collettività, non si renda complice di questa operazione legittimandola anche con la sola presenza

“Inoltre, questi indagati si permettono di licenziare e sospendere ferrovieri impegnati concretamente e coerentemente sulla sicurezza ed anche dipendenti per essere, a loro volta, indagati in altre vicende. Chi è che deve licenziare o sospendere Moretti, Elia e Soprano per essere indagati in un disastro ferroviario che ha ucciso 32 persone che stavano riposando nelle proprie abitazioni?

“Convegni, seminari e dibattiti che hanno promosso (anche prima del 29 giugno 2009 non hanno impedito immani tragedie come quella di Viareggio. Che ad organizzarli dopo siano gli indagati è obiettivamente troppo, oltre che indecente.

“Come familiari delle vittime e cittadini di Viareggio martedì 22 maggio, dalle ore 9, saremo a Roma per non dimenticare e per rivendicare giustizia, verità e sicurezza. Non possiamo sopportare e tollerare questa ulteriore offesa”, concludono le associazioni che, fanno sapere, hanno indetto una conferenza stampa di fronte all’ingresso di via Giolitti 2/A per le 11.30 di martedì.

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