(foto Pomella)
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CAMAIORE. “La cocente delusione delle misere 180 preferenze che i cittadini hanno attribuito all’ex sindaco Giampaolo Bertola lo inducono ad esternare considerazioni poco credibili e realistiche, come del resto è stata tutta la sua campagna elettorale”. Lo scrive il Pdl Camaiore, ribadendo un concetto espresso dallo stesso candidato Alberto Matteucci poco minuti dopo l’esito del ballottaggio alle elezioni.

“Bertola – scrive il Pdl – attribuisce la sconfitta elettorale di Alberto Matteucci e del centro destra al presunto “poco gradimento del candidato”, che lui stesso ha proposto e caldeggiato per oltre due anni e che , contrariamente a quanto ripetutamente e falsamente dichiarato , poi ha denigrato, demolito se non addirittura demonizzato, come facilmente dimostrabile”.

“Dov’è anche solo uno straccio di logica politica se non addirittura una motivazione morale ed umana in questo irrazionale comportamento nei confronti di Alberto Matteucci, suo vecchio amico personale e politico con il quale ha scritto grandissima parte della storia politico amministrativa camaiorese degli ultimi dieci anni ?

“Perfino il responsabile della campagna elettorale di Alessandro Del Dotto ,Marcello Pierucci, a risultato acquisito – aggiunge il Pdl – ha mostrato stima e rispetto verso il rivale Matteucci, confermandogli davanti a numerosi testimoni nella sede del Pdl di Camaiore tutta la sua comprensione per l’amarezza derivante dal comportamento sdegnoso del sindaco uscente Giampaolo Bertola verso di lui, e ribadendo davanti a tutti che quest’ultimo aveva fatto campagna elettorale a sostegno del candidato del centro sinistra sino al 7 maggio”.

“L’azione denigratoria – scrive ancora il partito di Alfano – è avvenuta scientificamente, insieme a tutti i fuoriusciti dal Pdl e dalla Destra e solo Fabrizio Pellegrini, nella sicuramente sofferta decisione di passare da uno schieramento all’altro nel ballottaggio, ha avuto il coraggio di raccontare una realtà che mirava a destabilizzare la candidatura di Alberto Matteucci a pochi mesi dalle elezioni per lanciarne un’altra magari espressione dell’Udc”. Il riferimento quindi non è solo a Bertola e al citato Pellegrini, ma anche a Andrea Da Prato e Giovanni Bonuccelli.

(foto Pomella)
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“Ma questa – scrive ancora il Pdl – ormai è storia come qualcuno ha già detto. Puntualizziamo che i voti disgiunti chiesti e ottenuti scientificamente da chi ha remato contro, hanno determinato al primo turno gran parte del vantaggio percentuale del centro sinistra, permettendo così un facile gioco poi nella gestione delle alleanze per la fase del ballottaggio. Se si fosse giocato pulito probabilmente il risultato sarebbe stato molto diverso nonostante l’astensionismo, il vento negativo a livello nazionale, la campagna elettorale presumibilmente poco incisiva secondo i nuovi canoni, il candidato troppo serioso, ecc.  Questa campagna elettorale è stata costellata di numerosissimi episodi pesanti e magari nei prossimi giorni continueremo a raccontarli”.

Parole dure anche da parte dei Marco Daddio (leggi il suo intervento)

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