FORTE DEI MARMI. L’IMU, con tutte le sue sfaccettature, è stata la protagonista indiscussa dell’incontro pubblico, organizzato dall’amministrazione comunale lunedì sera a Villa Bertelli per spiegare ai cittadini il bilancio di previsione, che verrà presentato  in consiglio comunale giovedì sera.

La nuova Imposta Municipale Unica,  decisa dal Governo Monti  per l’anno 2012, impone infatti, l’adozione di contromisure per far tornare i conti nel bilancio del comune. “5.600.000,00 euro – hanno spiegato  prima il sindaco Umberto Buratti e  poi  il vice sindaco e assessore al bilancio Michele Molino, è il totale dell’importo che Roma richiede a Forte dei Marmi, sulla base di una presunta stima dell’IMU, fatta dal Ministero esternamente  e non su dati reali  derivanti dagli archivi comunali. La stima è stata quantificata in 11.280.000,00 euro, cifra che è servita per il raffronto con il 2011, ma che non coincide con quella riportata dagli archivi del comune, attestata in 8.900.000,00 euro. Da qui, la richiesta della differenza da parte dello Stato, (a cui vanno aggiunti 2.500.000,00 euro di minori trasferimenti), che andrà a gravare unicamente sulla spesa corrente e non su quella di investimenti.

La spesa corrente serve al comune per pagare gli stipendi e offrire i servizi ai cittadini. “E’ bene precisare, anche per troncare inutili polemiche, sollevate ad arte dall’opposizione – ha sottolineato Molino- che l’acquisto della nuova sede per la polizia municipale non centra niente e non avrebbe modificato di una virgola l’importo dovuto allo Stato. Fino ad ora – ha proseguito Molino- alla spesa corrente hanno contribuito gli oneri di urbanizzazione, che in passato sono arrivati anche al 75%. Ebbene, non si può continuare così.Noi abbiamo già ridotto questa partecipazione, ma lo faremo ulteriormente, quanto sarà necessario per rispondere ad un bilancio più virtuoso. Confermo, inoltre, la volontà dell’amministrazione di mantenere l’aliquota IMU per la prima casa al 0,4%, ma anche l’intento di ridurla allo 0,3%  se, quando verranno resi noti gli incassi di giugno, che per adesso sono soltanto presunti, ci saranno le condizioni per poterlo fare. Un solo punto sulla prima casa incide infatti di 500.000,00 euro, mentre, per la seconda, che Forte dei Marmi manterrà con l’aliquota al 9,6%, un punto di differenza si ripercuote per 1.850.000,00 euro. Stiamo verificando le riduzioni e soprattutto la razionalizzazione di spesa da apportare nei vari settori, pur cercando di mantenere il livello di qualità dei servizi, allo scopo di andare incontro ai cittadini sull’IMU per la prima casa”. Il dirigente della Ragioneria Massimiliano Germinasi ha snocciolato tutti i conti dell’Ente, che attestano un bilancio complessivo di 45.000.000,00 di euro, suddivisi in 30.000.000,00 circa di spesa corrente e 15.000.000,00 circa di spese di investimento.

“In sostanza – ha detto Germinasi – dei 30.000.000,00 di euro 6.500.000,00 sono i costi del personale comunale, 1.800.000,00 euro se ne vanno nelle rate dei mutui accesi, 6.700.000,00 euro per lo smaltimento rifiuti e 1.100.000,00 per le utenze (luce, gas, acqua ecc) mentre per la scuola il comune spende 1.800.000,00 euro e 800.000,00 euro vengono spesi per il funzionamento generale dell’Ente”. “Il Patto di Stabilità – ha rimarcato il vice sindaco – impone un saldo in attivo di 2.400.000,00 euro, indispensabile per non incorrere in sanzioni che potrebbero essere molto dure da sostenere l’anno successivo. Questa è la situazione che ci si presenta per l’immediato futuro. Ci adopereremo per  un sempre più stretto confronto con i cittadini – ha concluso Molino- allo scopo di  trovare concordemente le soluzioni più adatte alla nostra città”.

 

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CONCLUSO IL PROGETTO “A CHE RUOLO GIOCHIAMO?”