(foto Andrea Zani)
(foto Andrea Zani)

VIAREGGIO. Cristina Ceragioli, rappresentante delle RSU del Comune dei Viareggio scrive in merito alla situazione dell’ente paragonandola ad una barca alla deriva.

“La barca comunale naviga alla deriva. Se le organizzazioni sindacali fossero scrittori potrebbero iniziare così la storia del Comune di Viareggio.

Ma rappresentiamo i lavoratori dell’Ente e ancora oggi, tenacemente, lavoriamo per affermare e difendere  il buon servizio verso la Città, per la quale ci sembra di essere rimasti in pochi a preoccuparsi.

Il 20 giugno è stata approvata con la delibera di Giunta 272, l’ennesima revisione della macrostruttura comunale.

Quando le cose non vanno, non si analizzano e si rimuovono le cause,  si spostano i dirigenti, si fa il balletto degli addetti e a volte si completa la coreografia con lo spostamento delle sedi.

La RSU delusa ancora una volta dallo spettacolo, per altro già rivisto, ancora una volta non ha condiviso questa scelta e le ragioni sono contenute nella relazione che alleghiamo.

Ma se non condividemmo l’ipotesi consegnataci relativa al quadro delle nuove deleghe ai dirigenti, altrettanto dobbiamo fare oggi, dove l’unica volontà espressa dall’Amministrazione sembra quella rassegnata davanti ad una macchina che non riesce a far funzionare.

Si ripercorre con la delega alla pubblica istruzione al (ex) Comandate Vincenzo Strippoli il triste trascorso a cui questo delicato settore sembra destinato ciclicamente: quello di essere affidato a dirigenti momentaneamente scomodi o ad interim per un motivo o per l’altro. Un settore che oggi non solo ha più di 200 unità operative sotto il proprio controllo, ma, soprattutto, dà alla cittadinanza servizi importanti ed essenziali nel settore educativo e pedagogico, cioè accompagna i nostri figli dalla nascita alla scuola elementare. Per farlo funzionare “meglio” gli sono stati cambiati 5 dirigenti  da quando si è insediata la nuova Amministrazione; ecco l’elenco: Bertolucci Angelo (dirigente di settore) anno 2007; Naldi Giovanni (dirigete di Settore) anno 2008-2011; Grossi Anchise (gestione diretta del dirigente area dopo la rottamazione di Naldi ) da agosto 2011; Bertolucci Angelo dal 27/3/2012  (come dirigente del settore in sostituzione Dr. Grossi);  Strippoli Vincenzo, ex comandante polizia Municipale, dal 21 giugno 2012, fino a quando? Nonostante tutto, i dipendenti hanno sempre dato risposte alla cittadinanza e hanno fatto funzionare tutto al meglio; ma che delusione e lasciatecelo dire, che vergogna scaturisce dalla considerazione  che viene data a questo delicato settore.

A due mesi dall’inizio del nuovo anno scolastico, come verranno gestiti i nidi e quanto personale sarà disponibile?

Quale risposta verrà data all’utenza? Quali garanzie ai bambini portatori di handicap, quali saranno le linee operative in vista dello scadere ormai prossimo degli appalti dei servizi e dei tagli prospettati dalle ultime finanziarie?

Il servizio di trasporto scolastico sarà garantito? Gli scuolabus sono a norma e funzionanti? Quanto vi abbiamo investito al fine di non ridurre il servizio?

Di progetti sicuri  non ne abbiamo traccia…. Però, ciliegina sulla torta, al timone ci mettiamo l’ex  Comandante dei Vigili  cioè  non  un dirigente “generico” a cui è stata affidata la gestione del comando, ma un dirigente che è stato richiesto e fatto arrivare a Viareggio proprio nella sua qualità di Comandante dei Vigili Urbani, insomma uno che conosce il codice della circolazione a memoria ma che sulla gestione scolastica forse avrà bisogno del suo tempo per entrare nella materia.

Non vorremmo poi addentrarci su come sia stata demolita l’Area della qualità della vita, togliendo la gestione del verde e dell’ambiente, ivi compreso l’igiene ambientale, scaraventando il tutto sotto la gestione del territorio.

Tralasciamo le problematiche legate al sociale, dove mancano ancora oggi gli assistenti sociali, però viene confermato il dirigente che fino ad ieri era un esperto di cinema e spettacolo, improvvisamente riconosciuto esperto in materia sociale e casa, cancellandone, per comodità, attitudini, conoscenze e specializzazioni.

Non ci sembra il caso di aggiungere altri commenti, siamo in attesa di programmi concreti che diano risposte oltre che ai lavoratori, ai cittadini e soprattutto vorremo che la nave fosse ricondotta in porto e che i dipendenti quali bravi mozzi non fossero in continua balia di comandati diversi, perché per quanto si possa tenere lucido il ponte senza una rotta precisa la nave  va alla deriva”.

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