PIETRASANTA. Su iniziativa del sindaco di Pietrasanta Domenico Lombardi si è tenuto stamani martedì 17 luglio, presso la sede municipale, un incontro tra le organizzazioni sindacali territoriali di Cgil, Cisl e Uil, i Comuni di Pietrasanta, Seravezza, Stazzema, Massarosa, Camaiore e Forte dei Marmi, l’amministrazione provinciale di Lucca e rappresentanti dei comitati per discutere le iniziative da intraprendere contro il piano dei tagli presentato da Poste Italiane che prevede la chiusura di cinque uffici postali e di 19 zone di recapito in tutta la Versilia.

Tutti i partecipanti hanno espresso un parere assolutamente negativo sulla proposta, presentata solo alle organizzazioni sindacali e non ai Comuni interessati, che porterebbe intere zone a non avere più alcun presidio per servizi essenziali come la consegna della corrispondenza, il pagamento dei bollettini e la riscossione delle pensioni, oltre che ad avere un impatto pesante anche in termini di diminuzione dei posti di lavoro. Ricordiamo che in Provincia di Lucca si prevede la chiusura di 22 uffici postali e la cancellazione di 46 posti di portalettere.

Provincia, Comuni e organizzazioni sindacali sono disponibili ad un confronto serio con Poste Italiane, che avvenga sulla base di un piano industriale di rilancio delle attività e non solo su quella di meri obiettivi di risparmio economico da raggiungere attraverso il taglio dei servizi.

Nella riunione sono state concordate una serie di iniziative a cui parteciperanno sindacati ed istituzioni, a partire dall’incontro convocato dall’amministrazione provinciale per lunedi prossimo 23 luglio alle ore 11.30 a Lucca, al quale saranno invitati tutti i parlamentari della Provincia, per proseguire con ordini del giorno che saranno approvati da tutti i consigli comunali e dalla convocazioni di assemblee popolari nelle zone interessate dalla chiusura degli uffici (Ruosina, Valdicastello, Casoli, Valpromaro e Gualdo).

Nel contempo le organizzazioni sindacali faranno a breve conoscere le iniziative di lotta rispetto alle quali hanno chiesto sostegno alle amministrazioni presenti e che si augurano portino ad una sospensione del piano di riduzione previsto da Poste Italiane.

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