(foto tratta dal web)

LONDRA. Stanno parlando tutti di lui. E non potrebbe essere altrimenti. Luca Tesconi non è uno di quei giovani di talento, un po’ incoscenti e un po’ ribelli, ma un carabiniere di trent’anni, che con la forza della costanza e con tanti sacrifici è arrivato a prendersi una medaglia d’argento alle Olimpiadi di Londra 2012 – la prima della spedizione azzurra – classificandosi secondo nella finale del tiro a segno, pistola da 10 metri.

E a Versilia Today Tesconi ha raccontato l’emozione di un risultato mai raggiunto in carriera: “Questo è un sogno che si realizza – ammette – già in mattinata mi ero accorto che ci sarebbe stata la possibilità di andare a medaglia, anche perché eravamo molto vicini nei punteggi. Già per me essere qui era un successo, ma in finale ho dato tutto, mi sono chiuso nella mia campana di vetro e rimanendo tranquillo sono riuscito a tirare in maniera fluida. Rimpianti? Assolutamente no. Ho fatto il massimo”.

Le dediche, ovviamente, sono tante, così come le telefonate di amici, parenti e colleghi, tutti desiderosi di complimentarsi con lui per l’argento ottenuto: “Ringrazio il mio allenatore, Marco Masetti, così come la mia famiglia che mi è sempre stata vicina. Sono io che ho detto ai miei genitori di non venire ad assistere alla mia gara, perché mi sarei emozionato. Adesso mi prendo un mese di vacanza”. Più che meritata, c’è da aggiungere.

 

 

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