LONDRA. Chissà se ricapiterà un evento simile: è la Versilia a regalare all’Italia la prima medaglia ai Giochi di Londra. A firmare l’impresa è il pietrasantino Luca Tesconi, argento nella pistola ad aria compressa da 10 metri.
L’atleta versiliese, punta di diamante del gruppo sportivo dei Carabinieri, si era qualificato per la finalissima con il quinto punteggio più alto, un buon 584 che gli consentiva di tallonare il serbo Andrija Zlatić e lo spagnolo Pablo Carrera, entrambi in vantaggio di una sola lunghezza.
Poi, in finale, Tesconi è riuscito nell’impresa di scavalcare entrambi e, soprattutto, di strappare un argento più che mai vivo. Si è rivelata decisiva la serie degli ultimi cinque tiri: il pietrasantino non scende quasi mai sotto il punteggio di 10.5 (per lui solo una lieve ma ininfluente flessione – 9.5 – nello sparo conclusivo), mentre il serbo non va oltre il 9.5 all’ottavo tentativo e l’iberico va in doppia cifra appena una volta. Inarrivabile il sudcoreano Jin Jongoh, vincitore della medaglia d’oro.
“Tesco” diventa così il terzo versiliese di sempre a salire sul podio olimpico, il quinto se si considerano anche gli sport dimostrativi: fino ad oggi c’erano riusciti il viareggino Carlo Biagi nel 1936 con la nazionale di calcio (oro), gli assi dell’hockey su pista Alessandro Cupisti e Roberto Crudeli a Barcellona nel 1992 (bronzo) e il pietrasantino Nicola Vizzoni a Sydney nel 2000 nel lancio del martello (argento).
Inoltre, quella di Tesconi è la prima medaglia che la Versilia porta a casa nel tiro a segno: il miglior risultato è sempre stato il quarto posto di Sem De Ranieri ad Anversa 1920 nella prova a squadre della carabina. Fino ad oggi, fino all’argento di Luca.
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