ROMA. “Domani venerdì 3 agosto ombrelloni chiusi fino alle ore 11 in oltre 30mila stabilimenti balneari per dire ‘no alle aste’ delle concessioni demaniali previste da una normativa comunitaria a partire dal 2016”, afferma Riccardo Borgo, presidente del Sib, il Sindacato Italiano Balneari aderente alla Confcommercio.

“Vogliamo dare un segnale forte al Governo affinché metta in atto quei provvedimenti che salvaguardino le nostre imprese, gli oltre 600mila lavoratori del settore e soprattutto l’offerta balneare che costituisce da sempre il fiore all’occhiello del turismo italiano”, continua Borgo.

Nel febbraio scorso si era riunito il tavolo tecnico che avrebbe dovuto studiare una soluzione al problema ma ad oggi tutto è fermo. Non siamo i soli ad affrontare questa battaglia: con i maggiori sindacati di categoria che hanno indetto lo sciopero degli ombrelloni (Sib-Confcommercio, Fiba-Confesercenti, Assobalneari Italia-Confindustria e Cna-Balneatori) si sono schierati incondizionatamente Regioni, Comuni, Province e molti parlamentari sia italiani che europei.

“Domani sulle spiagge, quindi, si vivrà una giornata particolare anche perché in moltissime località abbiamo previsto di alleviare i disagi del solleone organizzando diverse manifestazioni”, conclude Borgo.

“Leggendo il depliant con i motivi della protesta i nostri clienti potranno consumare gratuitamente la colazione, gustare fette di cocomero, melone e frutta fresca o magari pizza o focaccia calda; anche l’aperitivo o il caffè sarà offerto dagli imprenditori balneari insieme a giochi di animazione, concorsi di bellezza o di forza, c’è chi ha in programma perfino una mini-olimpiade sulla sabbia.”

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