VERSILIA. Seicento chili sequestrati e circa sette tonnellate e mezzo di prodotti in conserva ritirati dal mercato nazionale. Sono questi i risultati di un’attività eseguita congiuntamente dalle Capitanerie di Porto di Livorno e Viareggio, in una un’importante catena di supermercati a livello nazionale.

Gli ispettori della Guardia costiera nei giorni scorsi avevano rinvenuto presso una delle filiali toscane delle scatolette di polpo con imballaggi da tre, in cartone, confezionati da una ditta spagnola, riportanti la denominazione di vendita “Polpo in pezzi”. Ingredienti e fotografie del prodotto contenuto indicavano ai consumatori la specie “polpo” quale unico contenuto ittico delle confezioni.

Ad insospettire i militari sulla probabile frode, però, una scritta sull’involucro in caratteri molto ridotti ed in lingua straniera che, tradotta, indicava il nome di tutt’altra specie di mollusco (totano gigante del pacifico), di qualità di molto inferiore. Le prime analisi visive, da parte di esperti scientifici dell’ARPAT di Livorno confermavano l’evidenza che all’interno delle lattine non vi fosse il polpo.

E’ scattato pertanto il sequestro di circa seicento Kg, operato ad Altopascio, presso la piattaforma regionale di distribuzione. In più, oltre le misure cautelari, eseguite sotto il coordinamento del Dott.Mariotti della Procura di Lucca, sono state fatte ritirare dalla regione e poi dall’intero mercato nazionale tutte le confezioni di “polpo in pezzi” giacenti negli scaffali dei supermercati, per un totale di oltre otto tonnellate complessive. Sono in corso, a cura dell’AUSL competente, anche le analisi per valutare gli aspetti igienico sanitari. Campioni di prodotto sono stati inviati all’istituto zooprofilattico di Torino per l’esatta identificazione della specie contenuta, tramite DNA.

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