LONDRA. La continuità c’è stata, ma è mancato l’acuto. Cinque lanci attorno ai 75 metri – il migliore anche sopra, a 76,08 – ed un nullo all’ultimo tentativo sono valsi l’ottavo posto a Nicola Vizzoni nella finale del lancio del martello alle Olimpiadi di Londra.

Il capitano della nazionale azzurra d’atletica aveva centrato la finale nonostante il cronico problema alla spalla che inevitabilmente lo ha condizionato in quella che era la sua quarta partecipazione ad una rassegna a cinque cerchi.

Per la medaglia ci voleva un lancio evidentemente fuori dalla portata di Vizzoni, che si è comunque difeso, con una serie di lanci nel complesso buoni. Il suo obiettivo lo ha centrato, perché la presunzione di puntare a qualcosa di troppo più grande non lo ha nemmeno sfiorato.

L’oro è andato all’ungherese Pars (80,59 metri), l’argento allo sloveno Kozmus (79,36) ed il bronzo al giapponese Murofushi (78,71).

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