CARRARA. Nel pomeriggio di giovedì (9 agosto) i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Carrara hanno tratto in arresto in flagranza di reato due donne e un uomo, ritenuti responsabili di aver consumato un furto in un vivaio di Seravezza.

 I tre, due dei quali residenti a Torino e la terza proveniente da Piacenza, si erano recati in un esercizio commerciale di Seravezza con il chiaro intento di impossessarsi dell’incasso giornaliero.

 Una delle due donne, secondo la ricostruzione operata dagli inquirenti, mentre distraeva la commessa all’esterno del vivaio, riferendo di essere interessata all’acquisto di piante da giardino, dava modo alla la sua complice, rimasta all’interno di finalizzare il  raggiro.

 Con la cassa incustodita nel giro di pochi secondi l’astuta ladra si è avvicinata al bancone ed è riuscita ad impossessarsi della somma in contanti di 500 euro, che era custodita all’interno di una borsa, sotto il registratore di cassa.

 Terminato il colpo le due donne, che tra l’altro erano in compagnia di un bambino di cinque anni, salutano frettolosamente la commessa e vanno di corsa verso l’uscita, dove ad attenderle c’era un terzo complice alla guida di una Fiat Bravo di colore nero.

 La giovane dipendente del vivaio si insospettisce dell’anomalo comportamento delle due clienti: presupponendo qualcosa di strano, va a fare una verifica nella cassa e con stupore rileva che la sua borsa era aperta e dall’interno mancavano cinquecento euro, il fondo cassa del negozio.

 Ma la donna non si da certo per vita, e si mette alla caccia dell’auto, grazie all’aiuto della cugina in scooter, rimanendo in contatto telefonico con i Carabinieri a cui continuava a dare in diretta indicazioni ben precise.

 Così la Fiat Bravo è stata intercettata da una pattuglia del Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Carrara, impegnata nel servizio di pronto intervento. I militari hanno identificato gli occupanti dell’auto e, dopo i preliminari accertamenti, hanno effettuato una perquisizione all’interno del veicolo, rinvenendo, tra il sedile posteriore e lo schienale, la somma di cinquecento ruro, che era stata occultata da una delle due donne, prima dell’intervento dei Carabinieri.

 I tre fermati sono stati accompagnati presso la caserma di Via Chiesa e al termine degli accertamenti sono stati dichiarati in stato di arresto per il reato di furto in concorso, aggravato dal fatto di aver commesso il fatto con destrezza. L’intera somma rinvenuta, con legittima soddisfazione, è stata restituita alla commessa del vivaio.

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